«Le Marche stanno subendo una crisi economica di maggiore impatto rispetto al resto dell'Italia, non possono perdere l'autonomia di una infrastruttura importante per lo sviluppo» ha commentato il presidente dell'Ap di Ancona Rodolfo Giampieri. «È un piano che non ha valore di legge - ha aggiunto Giampieri -. Siamo fiduciosi che in Aula ci possano essere riflessioni serie e importanti, ma è comunque una decisione, se confermata, che ci amareggia e sorprende, e non per logiche di campanilismo. Non facciamo un discorso di sedi ma di autonomia finanziaria di un'infrastruttura che sta investendo moltissimo».
Porti, riforma Delrio: Ancona e Ravenna insieme per un'unica Autority
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Sabato 4 Luglio 2015, 16:56 - Ultimo aggiornamento: 18:55
ANCONA - Riforma dei porti, il governo ha approvato il piano del ministro Delrio, Ancona e Ravenna viaggiano verso un'unica Autorità portuale. Nel documento di indirizzo del governo, le Ap vengono ridotte da 24 a 13 tramite accorpamenti tra autorità all'interno della stessa regione, solo il porto marchigiano e quello emiliano dovrebbero condividere la stessa guida pur non essendo nella stessa regione.
«Le Marche stanno subendo una crisi economica di maggiore impatto rispetto al resto dell'Italia, non possono perdere l'autonomia di una infrastruttura importante per lo sviluppo» ha commentato il presidente dell'Ap di Ancona Rodolfo Giampieri. «È un piano che non ha valore di legge - ha aggiunto Giampieri -. Siamo fiduciosi che in Aula ci possano essere riflessioni serie e importanti, ma è comunque una decisione, se confermata, che ci amareggia e sorprende, e non per logiche di campanilismo. Non facciamo un discorso di sedi ma di autonomia finanziaria di un'infrastruttura che sta investendo moltissimo».
«Le Marche stanno subendo una crisi economica di maggiore impatto rispetto al resto dell'Italia, non possono perdere l'autonomia di una infrastruttura importante per lo sviluppo» ha commentato il presidente dell'Ap di Ancona Rodolfo Giampieri. «È un piano che non ha valore di legge - ha aggiunto Giampieri -. Siamo fiduciosi che in Aula ci possano essere riflessioni serie e importanti, ma è comunque una decisione, se confermata, che ci amareggia e sorprende, e non per logiche di campanilismo. Non facciamo un discorso di sedi ma di autonomia finanziaria di un'infrastruttura che sta investendo moltissimo».