Pesaro, mamma Tiziana in Senato
«Il metodo Stamina funziona»

Pesaro, mamma Tiziana in Senato «Il metodo Stamina funziona»
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Giovedì 10 Luglio 2014, 09:10 - Ultimo aggiornamento: 09:27
PESARO - Non siamo dei visionari: mio figlio migliorato dopo le infusioni di cellule staminali con metodo Stamina. A dirlo stata Tiziana Massaro, segretaria del Movimento Vite sospese e mamma di Federico Mezzina, bimbo affetto dal morbo di Krabbe in cura agli Spedali Civili di Brescia, ascoltata ieri in audizione commissione Sanit del Senato. Il caso di Federico ha fatto scuola dopo l’ordinanza del Tribunale di Pesaro che imponeva agli Spedali di Brescia di continuare le infusioni col metodo Stamina.

«Io - ha specificato Tiziana - non mi sento un genitore disperato, perché ho grande fede. Ringrazio Stamina perchè ci ha fatto conoscere altre famiglie e ha dato una svolta alla vita nostro figlio. Prima del ricorso ci eravamo documentati e abbiamo visto certificati che attestavano miglioramenti sui primi pazienti trattati. Le cartelle cliniche, infatti, all'inizio registravano anche i miglioramenti, ma dopo l'intervento dell'Aifa si sono limitati a registrare che non ci fossero effetti collaterali. E questi comunque non si sono verificati, quindi mi chiedo di quali effetti collaterali si è parlato e su chi. Noi abbiamo la legge dalla nostra parte, le ordinanze dei giudici, io personalmente ho dovuto fare 8 ricorsi per 8 infusioni e me lo sono potuto permettere perché sono un avvocato, ma altre famiglie sono rimaste indietro. Federico ha avuto un notevole miglioramento psico-fisico, a livello di tono muscolare, deglutizione, respirazione».

«Certo, siamo disponibili per qualsiasi trial clinico, ma abbiamo contattato Olanda, Israele, Usa e anche i migliori esperti italiani: non ci sono opzioni che vadano bene per mio figlio. Stamina gli consente di avere una più lunga aspettativa e una migliore qualità di vita. Ma questi bambini non sono stati analizzati da chi di dovere: li filmino per 24 ore, gli facciano tutti gli esami strumentali: invece, non c'è stata questa volontà». Infine, quanto ai costi, «Brescia dice di aver speso 1,4 milioni di euro, ma solo un milione è servito per le spese legali. In realtà il costo è di circa 1.000 euro a infusione».
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