«Non voglio più stare con te» avrebbe detto al marito il primo gennaio 2014. A quelle parole, il 38enne sarebbe andato su tutte le furie, inveendo contro la donna che, per paura, fu costretta a chiudersi all’interno dell’auto. Fu solamente il primo di una serie di episodi di violenza che sarebbero continuati per parecchi mesi. In un’occasione lui avrebbe stretto le mani attorno al collo dell’ex e l’avrebbe spinta contro il muro. Il tutto davanti agli occhi dei loro tre bambini, tutti minori.
L’11 febbraio 2014, il giorno dopo aver firmato l’accordo per la separazione, il 38enne fece irruzione nell’ufficio dove l’ex lavorava come segretaria. Convinto che lei avesse intrapreso una relazione con il suo datore di lavoro, arrivò alle mani con il presunto rivale in amore. Risultato? Lesioni allo zigomo per il 38enne e la rottura di due vertebre e oltre 40 giorni di prognosi per l’altro contendente. Dopo la colluttazione, partirono querele reciproche che portarono all’apertura di un procedimento penale parallelo.