L'uomo ieri è stato rinviato a giudizio sia per violenza sessuale nei confronti della minorenne, che per maltrattamenti in famiglia e stalking nei confronti della convivente. I fatti contemplati dall'accusa comprendono un arco di 9 anni: dalle presunte violenze sessuali subite dalla bambina allo stalking alla, ormai, ex convivente.
I fatti si sarebbero svolti a Civitanova, nella casa dove l'uomo viveva con la giovane e la convivente, nel 2006 e 2007, quando la ragazza era solo una bambina di 10 anni. Secondo l'accusa l'uomo avrebbe mostrato alla piccola del materiale pornografico e avrebbe poi compiuto davanti a lei atti di autoerotismo. Non solo, sempre secondo l'accusa, l'uomo avrebbe, in almeno tre occasioni, toccato la bambina sul seno. Violenze che in seguito erano state denunciate.
Ma all'algerino l'accusa contesta anche episodi di maltrattamenti in famiglia e di stalking. In questo caso la vittima era la ex convivente, una donna di 38 anni. Secondo l'accusa, l'uomo, a causa dell'assunzione di alcol avrebbe maltrattato la donna, con cui aveva avuta una relazione durata 12 anni, con continue minacce e violenze fisiche e morali. L'avrebbe minacciata di gettarle addosso dell'acido e lo avrebbe fatto dicendole che così l'avrebbe fatta diventare la più bella del mondo. L'imputato è difeso dall'avvocato Piero
Piersimoni. L'uomo respinge le accuse, sostenendo di non
aver fatto nulla di quanto gli viene contestato.
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