Avrebbero picchiato il filottranese per rubargli il cellulare e poi avrebbero a sprangate l'altro ragazzo accorso a difendere l'amico. Accusati di lesioni personali gravi, aggravate dai futili motivi e dall'uso della spranga erano finiti in carcere e l'arresto convalidato. I legali avevano chiesto la scarcerazione o i domiciliari con il braccialetto e per i due maggiorenni era scattato proprio quest'ultimo provvedimento nel campo rom di Falconara.
Il 18enne però sarebbe riuscito ad allargare il bracciale, o comunque a manometterlo in qualche modo. Per questo motivo ieri i carabinieri della compagnia di Jesi hanno nuovamente arrestato il giovane che è stato tradotto nel carcere di Montacuto.
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