Potenza Picena, Francesco Acquaroli è sindaco, Fratelli d'Italia entra in Comune, sinistra sfrattata dopo 20 anni

La festa per la vittoria di Francesco Acquaroli
di Simone Ronchi
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Domenica 8 Giugno 2014, 21:23 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 20:12

POTENZA PICENA - Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Francesco Acquaroli il nuovo sindaco di Potenza Piocena. Il consulente finanziario di 39 anni ha battuto con 1.400 voti di scarto il democrat Fausto Cavalieri. Lo ha già annunciato su Facebook Pierpaolo Borroni: «Civitanova saluta il nuovo sindaco di Potenza Picena Acquaroli con 1.400 voti di scarto e il 58%»

Il dato definitivo toglie poco alle anticipazioni di Borroni: Acquaroli ha preso 4.220 voti (57,31%) contro le 3.144 preferenze di Cavalieri (42,69%), on 1.076 voti di carto.

Dopo aver staccato l’avversario di centrosinistra Fausto Cavalieri di 10 punti al primo turno Acquaroli vince il ballottaggio, che ha un significato storico per il quinto Comune del maceratese (per numero di abitanti). Potenza Picena arrivava infatti da 19 anni di amministrazione monocolore di centrosinistra. Le urne hanno detto che ora si volta pagina.

Il giovane esponente Fdi stupì tutti già nel 2010 entrando in Consiglio regionale con oltre 5mila voti. Ora arriva la vittoria alle comunali su Cavalieri, sostenuto dalle liste Pd e dalla civica Città Futura. Al candidato renziano non è stata sufficiente la campagna elettorale ventre a terra delle ultime 2 settimane. Acquaroli, sostenuto dalle liste Il Centro Destra e Centrodestra, ha potuto contare su un gruppo compatto di sostenitori soprattutto nella città alta. Potenza Picena vira decisamente a destra, considerando l’appartenenza politica del nuovo sindaco.

L'affluenza al voto al ballottaggio è stata del 53% contro il 62,3% del primo turno.

Acquaroli diventa primo cittadino di una città con oltre 15mila abitanti, carica incompatibile con quella di consigliere regionale. Le sue dimissioni dalla Regione faranno scattare un seggio per l’esperto politico civitanovese del Ncd Ottavio Brini, primo dei non eletti.