Fecondazione eterologa: via libera
nelle Marche per Ancona e Pesaro

Fecondazione eterologa: via libera nelle Marche per Ancona e Pesaro
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Lunedì 8 Settembre 2014, 14:48 - Ultimo aggiornamento: 9 Settembre, 11:54
ANCONA - Le Marche, come anticipato nei giorni scorsi dal Messaggero, hanno recepito gli indirizzi operativi della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla fecondazione eterologa. ANCONA - Le Marche recepiscono gli indirizzi operativi della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla fecondazione eterologa.



La Giunta regionale, nella seduta odierna, ha approvato la delibera presentata dall’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani. Il provvedimento, come quello delle altre Regioni, regolamenta i requisiti delle coppie che possono usufruire della donazione dei gameti, le indicazioni cliniche, la selezione dei donatori, i test e gli screening per il controllo delle donatrici di ovociti, il consenso informato, la tracciabilità ed eventi avversi, fattibilità e aspetti finanziari della fecondazione omologa ed eterologa.



“Il provvedimento avvia l’eterologa anche nella nostra regione – afferma l’assessore Mezzolani –. La fecondazione sarà possibile presso la struttura ospedaliera del Salesi di Ancona e, a breve, anche presso l’Azienda Ospedaliera Marche Nord di Pesaro, dove è di prossima apertura il Centro di procreazione medicalmente assistita (Pma).



L’eterologa sarà possibile secondo i percorsi già codificati dalla Regione per la Pma (a partire dal 2005 e nel 2011), con le specifiche modalità individuate ora dalla Conferenza delle Regioni. Le linee guida emanate consentono, quindi, l’avvio, anche nelle Marche, delle tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo, comprese quelle che impiegano gameti maschili e femminili entrambi donati da soggetti diversi dai componenti della coppia ricevente, garantendo la sicurezza e la tutela della salute di tutti i soggetti coinvolti”.



Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi, l’assessore evidenzia come le Regioni abbiano chiesto che la fecondazione eterologa sia ricompresa nei Livelli essenziali di assistenza (Lea): “Attendiamo, anche su questo aspetto, una condivisone generale, per poter normare, in maniera quanto più condivisa, le questioni relative alla gratuità dell’intervento o alla previsione di un ticket”.

Anche le coppie che hanno superato i limiti di età potranno ricorrere alla fecondazion e eterologa nelle Marche rivolgendosi a pagamento a liberi professionisti. I problemi finora evidenziati dall'Ospedale Salesi (l'unica struttura già pronta a praticare la fecondazione eterologa, per Pesaro occorrà almeno un anno) è la carenza di donatori
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