La sua richiesta di accertamenti al pronto soccorso dell'ospedale Santa Croce aveva attivato la procedura anti-Ebola, ma ai medici fanesi era subito apparso chiaro che si trattasse di malaria e non di febbre emorragica. Come da protocollo il caso è stato segnalato al Centro infettivi di Ancona, che ha concordato con la diagnosi dei colleghi al Santa Croce. Il sessantenne fanese, appena rientrato in città dopo un periodo di lavoro in Congo nel settore dell'agricoltura, è stato comunque ricoverato nel reparto infettivi a Muraglia. La malaria è una malattia molto pericolosa, il suo vettore sono le zanzare anofele, e può avere esiti mortali. Il paziente fanese, per sua buona sorte, l'ha contratta in forma attenuata e ha manifestato segni di rapida ripresa alle prime cure.
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