Ancona, inchiesta Banca Marche
La Procura: va dichiarata l'insolvenza

Ancona, inchiesta Banca Marche La Procura: va dichiarata l'insolvenza
di Letizia Larici
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Sabato 6 Febbraio 2016, 12:25
ANCONA - La Procura di Ancona chiede al Tribunale fallimentare lo stato di insolvenza della vecchia Banca Marche. Istanza che, se accolta, aprirebbe le porte a una nuova e pesante contestazione nei confronti degli ex amministratori, quella di bancarotta fraudolenta. Come accaduto per Banca Etruria, infatti, in caso di dichiarazione d’insolvenza, i magistrati dovranno valutare se siano stati i vecchi vertici a mettere Ko la banca che negli anni ha accumulato perdite per 800 milioni. Rispetto a quanto accaduto per gli altri tre istituti di credito salvati dal decreto di risoluzione, non sono stati i commissari liquidatori a presentare l’istanza bensì la Procura.

I magistrati anconetani – i pm Andrea Laurino, Marco Pucilli e Serena Bizzarri, esonerati da ogni altra indagine così da potersi concentrare al meglio su BdM – hanno chiesto lo stato di insolvenza del vecchio istituto di credito, in liquidazione coatta amministrativa dal 9 dicembre, una decina di giorni fa, aprendo nel frattempo, in attesa di ulteriori sviluppi, nuovi capitoli investigativi. Tra le nuove ipotesi di reato già al vaglio c’è quella per truffa ai danni dei risparmiatori. I pm stanno analizzando la raffica di denunce presentate dalle associazioni di consumatori e dai singoli cittadini, beffati dal piano di salvataggio che ha azzerato azioni e obbligazioni subordinate, per verificare se effettivamente gli investitori, come sostengono, abbiano ricevuto pressioni per acquistare i titoli senza informazioni adeguate. Intanto il primo marzo l’ex direttore di BdM Massimo Bianconi, l’immobiliarista bolognese Vittorio Casale e l’imprenditore pugliese Davide Degennaro compariranno davanti al gup del Tribunale di Ancona, che dovrà decidere se rinviarli o meno a giudizio per corruzione. Al centro della contestazione, stralcio dell’inchiesta principale, manovre sospette attorno alla palazzina ai Parioli di proprietà di Bianconi.
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