Paura a Ascoli, crolla cornicione
di cemento: passante ferito di striscio

Paura a Ascoli, crolla cornicione di cemento: passante ferito di striscio
di Andrea Ferretti
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Lunedì 13 Ottobre 2014, 23:21 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 22:03
ASCOLI Proprio nelle ore in cui il comitato antidegrado per Ascoli lanciava l'ennesimo appello, stavolta allargato alla pratica Unesco in stand by da mesi, in due popolosi quartieri della città (Campo Parignano e Porta Cappuccina) c'è stato bisogno dell'intervento dei vigili del fuoco per la caduta di frammenti di cemento da balconi che non rientrano ancora nell'elenco dei siti degradati ma sono senza dubbio bisognosi di un restyling. Non sono casi isolati, né per fortuna ci sono state gravi conseguenze.



Nel caso della caduta in via Montegrappa, nel cuore di Campo Parignano a due passi da piazza Diaz, un passante che si trovava sul marciapiede è stato colpito a una spalla dai frammenti. Se l'è cavata con qualche escoriazione e, soprattutto, tanto spavento per quello che - questione di centimetri - poteva accadergli. Il comitato antidegrado fa bene a portare come esempio casi eclatanti di edifici abbandonati nel cuore del centro storico. Come i pericoli incombenti su quello che in via Vezio Catone una volta era un palazzo.



Sono sotto gli occhi di tutti, ma non si provvede più neppure al transennamento. Salvo, probabilmente, intervenire quando il danno sarà ben peggiore se non addirittura irreversibile. In via Montegrappa (angolo via Nazario Sauro) sono intervenuti i vigili del fuoco e i vigili urbani. I primi hanno messo in momentanea sicurezza la parte pericolante (dal balcone al quinto e ultimo piano sono stati rimossi i pezzi a rischio) transennando il marciapiede dove tra mille disagi (scomparsi i parcheggi) possono transitare i 25 condomini del palazzo, negozianti e clienti. Dopo il danno e la sfiorata tragedia, adesso la beffa. Per i lavori di messa in sicurezza sembra non ci sia accordo tra i residenti, per cui i tempi si stanno allungando.



L'amministratore ha le mani legate, ma a slegarle provvederà probabilmente un'ordinanza del sindaco Castelli sul cui tavolo finisce la relazione dell'architetto Cesare Regnicoli dell'ufficio tecnico, responsabile della pubblica incolumità, anche lui intervenuto sul posto avvertito dai vigili urbani. Transenne anche sotto l'edificio a metà di via Rigantè, a Porta Cappuccina, dove sul marciapiede e in strada sono caduti frammenti di un balcone, anch'esso sulla strada del degrado.
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