La madre Maria Andrada, rumena, difesa dall'avvocato Jacopo Saccomani, è in carcere. È accurata di aver ucciso lo scorso 2 marzo il marito Dimitru Bordea, muratore disoccupato, a coltellate nella loro casa di via Battisti 1, nel pieno centro di Agugliano. Inizialmente, in base al racconto della moglie, madre di due bambine, si ipotizzò un suicidio per disperazione: l'uomo sarebbe stato sopraffatto dalll'angoscia di non aver potuto mantenere la famiglia. La svolta dalla perizia sulle ferite: i colpi di coltello sarebbero incompatibile con un gesto autolesionistico.
Si ipotizzava che il delitto fosse avvenuto senza testimoni. Ma ora la Procura ipotizza la presenza della figlia più grande della coppia.
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