Avevano l’esclusiva con la Asl e percepivano, per questo, un’indennità di mille euro al mese ma nel frattempo svolgevano attività privata, violando il “patto” con l’azienda. C'è chi nei fine settimana faceva maxi-turni in strutture private, chi svolgeva consulenze nel proprio studio. Tutto pensando - forse - che non ci fossero controlli.
Diciannove medici in servizio negli ospedali dell’azienda pontina sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di truffa. L’azienda sanitaria si è costituita parte civile. Le indagini risalgono a gennaio del 2016, quando i Nas acquisirono copie delle fatture emesse dai sanitari per l’attività professionale svolta senza autorizzazione. A ciascun medico contestati tra i 10 e i 20.000 euro percepiti indebitamente.
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Violano l'esclusiva con la Asl, medici rinviati a giudizio per truffa
di Giovanni Del Giaccio
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Lunedì 29 Gennaio 2018, 10:35 - Ultimo aggiornamento: 11:31
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