La stessa Regione ha scritto ai manager delle aziende sanitarie - nella stessa situazione, sia pure per pochi casi, c’erano anche altre Asl - autorizzando a indire le procedure sulla base della recente legge voluta dai consiglieri pontini Forte (Pd) e Simeone (Forza Italia) che ha consentito di superare l’ostacolo. Le stabilizzazioni riguarderanno «anche figure eventualmente non previste nella programmazione 2017 ma da prevedere sull’anno 2018».
Soddisfazione viene espressa a livello politico, mentre il commissario della Asl Giorgio Casati afferma: «Questa decisione consente a tutti, a cominciare dal personale al quale era impossibile rinunciare, di lavorare con più tranquillità».
Monta però la protesta dei cosiddetti “esiliati”, coloro che sono fuori regione e aspettavano l’avvio della mobilità.
Servizio completo sull'edizione cartacea o sul Messaggero digital
© RIPRODUZIONE RISERVATA