La violenza, il nonnismo, le accuse e il processo. La difesa di Giulia Schiff, l'ex allieva ufficiale dell'Aeronautica militare che ha denunciato di essere stata vittima di nonnismo nel «battesimo del volo», ha chiesto di ascoltare come testimone l'ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta al processo che si celebra davanti al Tribunale di Latina nei confronti di otto allievi con le accuse di violenza privata e lesioni personali con l'aggravante del concorso.
«C'è un'indagine in corso, chi deve pagare pagherà», aveva detto all'epoca l'ex titolare del dicastero e ora l'avvocato Massimiliano Strampelli, legale della Schiff, vuole che venga sentita sul banco dei testimoni.
«Abbiamo citato il ministero della Difesa come responsabile civile perché contestiamo una responsabilità ai comandi intermedi ossia di chi doveva vigilare e non lo ha fatto», sottolinea all'Adnkronos il legale puntando a dimostrare che il rito «era imposto agli allievi dissenzienti pur non essendo espressamente previsto dai regolamenti di forza armata».
Tutto ruota intorno al battesimo del volo, rito di passaggio per chi diventa pilota.