Latina, dormitori vuoti, città piena di giacigli di fortuna ma tende e letti per l'emergenza freddo non si trovano

Latina, dormitori vuoti, città piena di giacigli di fortuna ma tende e letti per l'emergenza freddo non si trovano
di Andrea Apruzzese
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Lunedì 26 Gennaio 2015, 18:23 - Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 11:27

LATINA – La stazione ferroviaria di Latina Scalo? L’unica che rimanga aperta di notte del circondario, e per di più riscaldata. I senzatetto che preferiscono dormire all’aperto in città, piuttosto che nel dormitorio comunale? Non si possono obbligare con la forza a usufruire della struttura messa loro a disposizione dall’amministrazione comunale. Così, ecco che gli angoli seminascosti del capoluogo pontino, divengono giaciglio improvvisato per le persone meno fortunate. E la stazione ferroviaria li vede giungere, per la notte, da diverse parti della Regione, anche da Roma. Riescono a salire sui treni e ad affrontare il viaggio per raggiungere Latina, dove trascorrono la notte.

La situazione è analoga per diversi punti del centro storico, primo tra tutti l’ex mercato annonario di viale Don Morosini, la cui scalinata d’accesso è da mesi divenuta giaciglio sotto le stelle. Materassini e cuscini sono stati spesso sgomberati, per poi essere riposizionati subito dopo. Le unità mobili dei servizi sociali comunali sono spesso intervenute, ma senza successo. Così, quest’anno, il dormitorio comunale rimane a mezzo servizio. I senzatetto, poche decine, giungono nella struttura alle spalle dello stadio, ma in questo inverno non è mai stata piena. Al punto che non è stato necessario attivare quella di via Bassianese. Circostanze emerse nella relazione di dirigente e funzionari dei servizi sociali del Comune di Latina, nel corso della seduta della commissione al ramo, convocata dal presidente, Marcello Ripepi, in realtà per fare luce su un altro punto, richiesto dal consigliere Gianni Chiarato. È lui, infatti, a avere avanzato dubbi sull’utilizzo delle strutture acquistate, nel 2012, per allestire il campo di emergenza freddo di via Bassianese. Tende, coperte, letti, di cui, ha affermato Chiarato, «andrò personalmente a verificare l’inventario: fin all’anno scorso, questi materiali andavano ed erano utilizzati per via Bassianese; quest’anno, invece, i senzatetto sono stati tenuti fuori, al freddo, fino a poche sere fa. Se il materiale c’è, va messo in uso». Il punto è però che questo riguarda un altro settore, quello della Protezione civile (il cui dirigente non ha presenziato alla seduta), che gestisce le attrezzature e allestisce i campi tenda, e i servizi sociali lo hanno detto chiaro: «Noi, con le attrezzature, non c’entriamo nulla». «Il dormitorio alle spalle dello stadio sta funzionando – osserva Ripepi – ed è stato anche fatto un prelievo dal fondo di riserva per un accordo con la Croce Rossa, per soccorrere eventuali bisognosi. Nelle prossime sedute approfondiremo anche il tema delle attrezzature».