Impianti sportivi, storie di città: nomi e ricordi nel mondo del calcio
Le offerte vanno presentate entro 15 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, e l’incarico è ampio: rilievo delle consistenze, realizzazione delle tavole grafiche, verifica se l’impianto sia accostato o meno e in che modo, controllo della legittimità urbanistica con ricerca della presenza dei titoli edilizi, relazione di stima e determinazione del canone, verifica dei lavori e dei costi inerenti eventuali adeguamenti e conformità alle normative vigenti. Una volta effettuate tutte queste verifiche, laddove si riscontrino problemi, il tecnico incaricato deve anche essere pronto a risolverli o a proporre soluzioni, in stretta collaborazione con l’amministrazione. «Dopo questa relazione - spiega l’assessore al Patrimonio, Emilio Ranieri - per stilare la quale i tecnici avranno cento giorni di tempo, saremo pronti a far partire il bando di assegnazione per gli impianti sportivi».
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Nel frattempo però, l’amministrazione provvederà anche a ulteriori passi: centrale per la determinazione di canoni è anche la verifica se, gli attuali concessionari o chi comunque ha occupato le strutture, abbia effettivamente svolto manutenzioni o miglioramenti sugli impianti, quali e con quali costi. «Proprio per questo - prosegue Ranieri - abbiamo fatto un ragionamento diverso studiando delle formule d’accordo con l’Avvocatura: abbiamo chiesto alle società i loro bilanci degli ultimi cinque anni, per controllare realmente il tipo di servizi che hanno svolto». Una fotografia delle loro attività, quindi, sul fronte di entrate e uscite, che potrebbe fornire riscontri all’amministrazione anche sulle spese affrontate per le manutenzioni.
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