Cento chili di esplosivo della seconda guerra mondiale sotto al ponte

Cento chili di esplosivo della seconda guerra mondiale sotto al ponte
di Daniele Ronci
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Giovedì 27 Aprile 2023, 11:52
Rinvenuti 100 chili di esplosivo della seconda guerra mondiale sotto uno dei due ponti su via del Moscarello. La scoperta è della ditta appaltatrice che in questi giorni ha iniziato i lavori per la ricostruzione del tratto di strada che attraversa il canale per il recupero delle acque piovane. Da diversi anni i residenti della zona vivono in uno stato di completo isolamento causato appunto dalle deviazioni per la chiusura di tre strade, tra cui via del Moscarello a causa di tre ponti crollati. La ricostruzione è frutto della sinergia messa in campo tra i due comuni di Cisterna e Latina che insieme hanno progettato, programmato e finanziato la realizzazione dell'opera.
Un protocollo d'intesa firmato nel dicembre 2021 dai sindaci Valentino Mantini e Damiano Coletta dopo che il 25 agosto dello stesso anno, i Vigili del Fuoco del comando di Latina intervennero a causa di uno smottamento della strada disponendo l'interdizione del ponte. Il giorno dopo la Polizia Locale di Cisterna, chiuse il tratto di strada di via del Moscarello nella zona di competenza tra i comuni di Latina e Cisterna, considerato che attraversa tutti e due i territori.
A marzo di quest'anno si è aperto il cantiere per la ricostruzione e dopo la rimozione dei residui edili superficiali, sono iniziati i lavori di sbancamento per la preparazione delle fondamenta del ponte. La settimana scorsa l'operaio addetto alla guida dell'escavatore mentre muoveva la terra ha notato all'interno della pala meccanica, dei cilindri da 10 centimetri per 5, si è fermato e quando è sceso a controllare si è accorto che erano quasi una ventina e pieni di materiale esplosivo. Il responsabile del cantiere ha comunicato l'accaduto al comando di Polizia Locale di Cisterna e ieri mattina sono arrivati gli artificieri dell'esercito per recuperare i "panetti" e farli brillare. Dal sopralluogo effettuato sono emersi altri elementi, tutti posizionati in serie sotto il ponte a ridosso degli argini del canale. Continuando a scavare sono "emersi" 400 pezzi per un totale di 100 kg di esplosivo ancora collegati e attivabili tramite il detonatore trovato nelle vicinanze. Il materiale bellico sarebbe saltato in aria solo se fosse stato attivato l'innesco e a quanto pare, continuando a scavare, sono emersi altri bossoli interrati. Gli americani, sbarcati ad Anzio, passarono per le campagne di Cisterna per arrivare a Roma. Su via del Moscarello alcuni residenti raccontano che era stato allestito un accampamento tedesco e l'esplosivo con cui è stato armato il ponte sarebbe servito ai marines, in caso di ritirata, per rallentare l'avanzata della difesa dell'esercito nazista.
Ora il materiale esplosivo è stato messo in sicurezza per essere recuperato dall'esercito, nel frattempo si dovrà affidare la bonifica ad una ditta specializzata, rallentando inevitabilmente l'opera di ricostruzione del ponte.
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