L'ultimo saluto ad Andrea Di Mascolo, la bara portata a spalla dagli amici del ragazzo di 23 anni

L'ultimo saluto ad Andrea Di Mascolo, la bara portata a spalla dagli amici del ragazzo di 23 anni
di Sandro Gionti
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Lunedì 7 Agosto 2023, 14:46

Una folla immensa e tanto dolore ieri pomeriggio ai funerali di Andrea Di Mascolo, il 23enne di Itri deceduto la notte del 26 luglio scorso a Roma dopo una serie di complicazioni successive ad un intervento chirurgico in una clinica privata della capitale, sul quale è in corso un'inchiesta della Procura di Roma che attende l'esito dell'autopsia eseguita venerdì all'ospedale di Tor Vergata.

La comunità itrana si è stretta in un abbraccio corale ai familiari di Andrea ai genitori Alessandro e Antonella, al fratello gemello Alessio, alle nonne Rita e Ivana - presenti in prima fila alle esequie che si sono svolte nella chiesa parrocchiale dell'Annunziata. Tanta gente anche all'esterno, nella piazza antistante la chiesa.
«La vita ci è data, la vota ci è tolta, ma si è trasformata perché per noi credenti questo non è un addio ma un trapasso verso un percorso che non avrà mai fine. E dove tutto il bene accumulato su questa terra varrà come ricompensa in quella vita futura», ha ricordato all'omelia il vice parroco don Riccardo Spignesi.
«E' vero che, agli occhi di chi osserva l'esistenza solo come un fenomeno materiale - ha poi aggiunto - la vita appare come l'erba che germoglia fresca al mattino e appassisce al tramonto quando il sole infuoca la terra. A noi mortali la vita di Andrea è apparsa breve, brevissima, falciata da questo imprevisto e tragico epilogo, ma per quanti alimentamo la fiaccola interiore della fede Andrea oggi vive una esperienza che ne sublima le qualità indubbiamente conclamate agli occhi di tutti».
Dopo la benedizione finale, tre giovani amici di Andrea lo hanno salutato visibilmente commossi sull'altare, ricordandone l'mpegno nella vita e nello sport. «Un leone combattente» lo hanno chiamato a gran voce.
La bara è stata portata a spalla dai suoi amici e, in piazza, si sono librati nell'aria palloncini bianchi e azzurri e fumogeni e sono risuonate le note struggenti di una canzone di Eros Ramazzotti, "Non doveva andar così", cantata dagli stessi amici. Infine, un lungo, commosso applauso lungo il percorso, in una Itri silente, con le serrande abbassate in quelle ore per il lutto cittadino proclamato dal sindaco.
 

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