Salone del libro, cancellata la presentazione del libro di Patrick Zaki all'Arsenale della Pace. Spostata la sede dell'incontro

Per l'attivista egiziano salta anche la partecipazione al programma "Che tempo che fa" di Fabio fazio

Salone del libro, cancellata la presentazione del libro di Patrick Zaki all'Arsenale della Pace. Spostata la sede dell'incontro
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Giovedì 12 Ottobre 2023, 17:58 - Ultimo aggiornamento: 19:07

Dopo il rinvio dell'intervento a Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio, per Patrick Zaki salta anche l’incontro al Sermig (Servizio missionario giovan)-Arsenale della Pace di Torino previsto il 17 ottobre nell’ambito del programma di «Aspettando il Salone». 

«La situazione è cambiata rispetto al periodo in cui è stato avanzato l'invito. L’Arsenale della Pace di Torino  - si legge in una nota - da 40 anni è una casa sempre aperta alle tante situazioni che bussano alla porta, in dialogo con persone di ogni orientamento, cultura e religione. Con questo spirito, settimane fa, avevamo accolto la richiesta del Salone del Libro di uno spazio per la presentazione del libro di Patrick Zaki. Le condizioni però sono cambiate. Alla luce degli avvenimenti degli ultimi giorni, crediamo non più opportuno confermare la disponibilità ad ospitare tale incontro che rischierebbe di alimentare ulteriori polemiche, divisioni e strumentalizzazioni». Il Salone del Libro ha poi comunicato che Zaki sarà comunque a Torino il 17 ottobre ma all'Hiroshima Mon Amour, alle ore 18.30. 

La presa di posizione di Zaki

«La situazione che stiamo vivendo è conseguenza delle politiche dell'attuale governo israeliano». «A favore di nessuna uccisione di civili» ma non c'è abbastanza «attenzione sull'alto numero di palestinesi uccisi per anni e bombardati negli ultimi giorni a ogni ora».

Patrick Zaki parla così a proposito degli attacchi di Hamas in Israele. Ai microfoni del Tg1 risponde a proposito del tweet dei giorni scorsi in cui definisce Netanyahu un «serial killer» e invita a non dimenticare il «contesto» nel quale accadono determinati eventi.

Sull'ex studente di Bologna è scoppiata la bufera. E' saltata la sua partecipazione alla prima puntata del programma di Fabio Fazio mentre dalla destra si chiede che venga annullata la sua presenza al Salone del libro di Torino.

Zaki è da poco rientrato in Italia per la presentazione del suo libro, in uscita venerdì, in cui racconta la sua esperienza di prigionia e libertà, e avrebbe dovuto essere uno degli ospiti di punta della prima puntata di Che tempo che fa che debutta sul Nove domenica prossima. Fabio Fazio spiega che con lo scoppio della guerra in Israele la puntata è stata rivista e quindi il lancio del libro di Zaki sarà rinviato. Solo un rinvio, nessuna censura.

La decisione però è arrivata contestualmente alle polemiche per le parole dell'attivista egiziano che ha definito il premier israeliano «un serial killer» per la pesante risposta sulla Striscia di Gaza dopo gli attacchi subiti sabato da Hamas. Zaki in un lungo tweet successivo aveva già argomentato la sua posizione, ma in serata al Tg1 è tornato sull'argomento. Alla giornalista che gli chiede se abbia espresso solidarietà al popolo di Israele risponde così: «La situazione che stiamo vivendo è conseguenza delle politiche dell'attuale governo israeliano. Non è sorprendente. Io sono contrario a ogni violenza contro civili innocenti, comprese quelle contro i palestinesi perché innanzitutto sono un difensore dei diritti umani». Per Zaki non si sta prestando attenzione abbastanza alle vittime palestinesi, «dovremmo essere concentrati sui civili di entrambe le parti. Un mio caro amico è un docente di un'università palestinese e ha perso dieci familiari. Quando guardiamo cosa sta accadendo - aggiunge - non dobbiamo dimenticare il contesto, cosa è accaduto negli ultimi anni e come si è arrivati a questo punto».

Le parole del ricercatore egiziano sono nel mirino soprattutto del centrodestra. Da Perugia a Brescia esponenti chiedono di revocargli cittadinanza e premi per la pace. La senatrice di Fratelli d'Italia Paola Ambrogio auspica che il Salone del libro annulli l'evento per il suo libro.

A Torino Patrick era atteso già martedì 17 ottobre per 'Aspettando il Salone'.

Per Amnesty International contro di lui si è scagliata una campagna d'odio. «Lecito dissentire» sulla sua analisi del contesto e delle cause, ma «ora in Italia sta subendo una campagna di odio e la parola gli viene persino tolta, come si evince dalla decisione di non ospitarlo più nella prima puntata del programma di Fazio», dice Riccardo Noury.

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