Se passate dalla Valtellina, magari diretti sulle sue montagne, non abbiate fretta. Anzi, fermatevi proprio. Il capoluogo, Sondrio, merita pi di una semplice sosta. Vale la pena mollare la macchina e visitarla per bene, magari anche per un weekend. In Valtellina infatti non ci sono solo monti, vigneti e boschi, c’è l’arte, la storia e la cultura.
A Sondrio le trovate tutte e tre concentrate nel centro storico, piccolo ma con molto da dire. Concedetevi allora una passeggiata a piedi tra i palazzi storici, le antiche botteghe e le chiese. Potete cominciare da Piazza Garibaldi passando da Piazza Campello per ammirare la Chiesa della Collegiata fino ad arrivare a Piazza Quadrivio dove si imbocca la caratteristica via Scarpetti, il nucleo più antico della città, tutto in pietra, dove si scorgono ancora qua e là antichi stemmi gentilizi o i sostegni dei lumi a petrolio.
Dopo aver passato il Castello Masegra (costruito intorno al 1041), scendete la lunga scalinata Ligari e giungete così in Piazza Cavour, detta anche Piazza Vecchia, quella che un tempo era l’anima della città, sede dei commerci e della posta dei cavalli.
A questo punto attraversate il Mallero, entrate nel quartiere della Baiacca e di Cantone per ammirare in piazza Carbonera l’omonimo palazzo cinquecentesco: vale la pena addentrarsi nel cortile interno, per vedere il portico e il loggiato.
Da non perdere anche la collegiata dei SS. Gervasio e Protasio (XVIII sec., ma di fondazione trecentesca), in Piazza Campello: all’interno si possono vedere dipinti e opere di Pietro Ligari, tra cui i sei altari in marmi policromi collocati lungo la navata. E tra i palazzi, il palazzo Pretorio (XVI sec.), sede del Municipio, il Sassi De Lavizzari (XVII sec.) oggi sede del Museo Valtellinese di Storia ed Arte, che con le sue sezioni archeologica, storico-artistica ed etnografica, ripercorre la storia della provincia di Sondrio, dalla preistoria ad oggi.
E ancora, il Palazzo Sertoli (XVIII sec.), all’ interno del quale si trovano opere importanti e affreschi e il palazzo della Provincia (1932/35) di G. Muzio.
Dopo questo tuffo nell’arte e nella storia non rimane che sedersi ai tavolini dei caffè o concedersi una buon pranzo valtellinese, ricco di sapori.
I NOSTRI CONSIGLI
Per info turistiche:
-Ufficio turistico di Sondrio Valmalenco, tel. 0342 219246-451150, www.sondrioevalmalenco.it
Dove dormire:
Grand Hotel della Posta Dimora Storica****: visto che siamo immersi nella storia, tanto vale dormirci. Questa dimora d’epoca accoglie gli ospiti dal 1862. Recentemente restaurato l’hotel offre camere e suite impreziosite da opere d'arte di noti autori, ambienti con volte in sasso a vista e affreschi ottocenteschi, un elegante ristorante, un bar e una rilassante spa.
Piazza Garibaldi 19, tel. 0342 050644, www.grandhoteldellaposta.eu
Dove mangiare:
Trattoria Olmo: una vera trattoria come ne sono rimaste poche dove trovare i migliori piatti della tradizione valtellinese, semplici e gustosi, a un ottimo prezzo. Da non perdere ovviamente i pizzoccheri. Il tutto innaffiato con i migliori vini della zona.
Piazza Cavour 13, 23100 Sondrio, tel. 0342 212210
Dove degustare e comprare vini:
Enoteca Il Tabernario Enoteca delle Alpi: tutte le etichette valtellinesi, bianchi e rossi. Si possono ordinare sul web.
Via Zara 2/H, tel. 0342 053040, www.enotecadellealpi.it