«Vince Berlusconi». «Difficile non cogliere che Silvio Berlusconi è il vero vincitore di questa partita perché esce fuori forte l'ipotesi di un governo di larghe intese che noi contrasteremo perché sarà una sciagura per il Paese. Noi siamo ontologicamente all'opposizione» di un 'governissimo' che nascesse dopo la rielezione di Napolitano al Quirinale, sottolinea Vendola. «Sta vincendo l'ipotesi restauratrice rispetto a quella riformista», aggiunge.
«Pd incomprensibile». «Abbiamo faticato molto in questi giorni a capire perché la candidatura di Rodotà incontrasse l'ostilità del Pd. Più la candidatura cresceva nel cuore del Paese, tanto più rimbombava il silenzio del Pd», ha detto anche il presidente di Sel. «È difficile - ha proseguito - immaginare Rodotà come una candidatura di bandiera di una sola parte e non un'opzione forte, perché capace di evocare una politica che va incontro al cambiamento. È molto semplice immaginare che ci fosse una lezione da apprendere nella reazione giovanile che, in tutta Italia, si è manifestata intorno al suo nome. Vi è stato il silenzio e poi il tonfo della possibilità di eleggere il fondatore dell'Ulivo e del Pd, Romano Prodi».
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