Maleficent, remake kolossal della Bella Addormentata sbarca nelle sale il 28 maggio

Angelina Jolie in Maleficent
di Gloria Satta
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Domenica 23 Marzo 2014, 15:23 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 13:16
Zigomi alti e appuntiti, occhi gialli che spiccano sul volto pallidissimo, un gran paio di corna nere: truccata come il vecchio cartoon Disney, Angelina Jolie, l’attrice più pagata del pianeta, si prepara a sbarcare al festival di Cannes (e il 28 maggio nelle sale) con Maleficent, il fantasy da 200 milioni di dollari che rivisita la favola della Bella addormentata. Scegliendo un punto di vista spiazzante: in primo piano questa volta è la strega cattiva che, accecata dalla crudeltà e assetata di vendetta, ne fa una più del diavolo. Tremate, tremate...

«Da bambina», ha raccontato Angelina che ha imposto la figlia di quattro anni Vivienne nel ruolo della principessina Aurora, «ero terrorizzata dalla strega, ma ne ero anche affascinata e desideravo sapere tutto di lei. Possedeva grazia ed eleganza ed era deliziosamente crudele...Un personaggio straordinario e carismatico che piacerà a grandi e piccini». Nel 55mo anniversario del celebre cartoon Disney, La Bella addormentataritorna dunque rivista e corretta, accompagnata inoltre dall’accattivante colonna sonora di Lana Del Rey.



LA TENDENZA

Maleficent non è un caso isolato. S’inquadra nella nuova tendenza di Hollywood che, in crisi di idee e a caccia febbrile di spettatori, ha scoperto il filone delle fiabe classiche in salsa dark. I cattivi sono oggi protagonisti e, alla faccia dell’ottimismo fino a ieri obbligatorio, il finale risulta a tinte fosche. Così, mentre sugli schermi furoreggia l’ultima e poco edificante versione di La Bella e la Bestia, con Léa Seydoux e Vincent Cassel, i nuovi Hansel & Gretel si drogano, la prossima matrigna di Cenerentola sarà più glamour che odiosa e la Sirenetta secondo Sofia Coppola finisce per suicidarsi.

Nell’horror per teen agers, da poco uscito, Hansel & Gretel e la strega della Foresta Nera i due protagonisti cadono nelle grinfie della strega che spaccia un’”erba” magica e ha la delicata abitudine di mangiare giovanotti prestanti dopo averli sventrati. Nell’attesa Cenerentola di Kenneth Branagh (il film, che vanta le scenografie maestose del premio Oscar Dante Ferretti, uscirà il 13 marzo 2015) la vera star è la matrigna interpretata da Cate Blanchett: sexy e spiritosissima, vessa a più non posso la figliastra, la celestiale Lily James già vista inDowntown Abbey.Ma il pubblico, c’è da scommetterlo, farà il tifo per la perfida Cate anche se Branagh parla di Lily come di «una creatura bellissima, tenera, divertente e affettettuosa».



IL SUICIDIO

Intanto in America, dopo The Bling Ring, Sofia Coppola torna a ingaggiare Emma Watson per rileggere a modo suo La Sirenetta. Attenta osservatrice dei malesseri delle adolescenti fin dall’inizio della carriera, la regista dimentica le versioni più smielate della fiaba di Andersen per riallacciarsi alla storia originale scritta nel 1837. Altro che happy ending. Disperata perché l’amato principe ha sposato un’altra, la Sirenetta finirà per togliersi la vita.

La tendenza a virare le favole in chiave dark era cominciata nel 2011 con il fantasy-horror Cappuccetto rosso sangue ed era proseguita con la Biancaneve guerriera di Kristen Stewart (la regina cattiva, irresistibile come al solito, era Charlize Theron). Magari Perrault, Andersen, i fratelli Grimm e lo stesso Walt Disney si staranno rivoltando nella tomba, ma c’è poco da fare: finché gli incassi daranno ragione ai ”sacrileghi”, le rivisitazioni continueranno a sprecarsi.



ARTE E FOTOGRAFIA

Anche l’arte, del resto, si adegua alla tendenza. La fotografa giapponese Miwa Yanagi è famosa per aver esasperato nei suoi ritratti il lato horror delle favole dei Grimm. La giovane collega canadese Dina Goldstein è andata a ripescare le eroine Disney per capire come se la passano dopo il classico «...e vissero felici e contenti». Sorpresa. Sono tutte disperate e infelici: Pocahontas muore da sola circondata da una ventina di gatti, la Bella si sfigura a forza di botox e Jasmine, la protagonista di Aladdin, combatte in Medio Oriente con un mitra a in mano. Un ulteriore segno dei tempi.
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