La Lazio volta pagina, c'è la Coppa Italia
con il Parma spazio alle seconde linee

La Lazio volta pagina, c'è la Coppa Italia con il Parma spazio alle seconde linee
di Alberto Abbate
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Lunedì 13 Gennaio 2014, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 15:39
L'altra faccia della Lazio: il momento di scoprire i “nuovi” per Reja. Sar turn over quasi totale col Parma. l'occasione giusta, anche perch qualcuno ha davvero bisogno di rifiatare. Ottavi di finale di Coppa Italia col Parma, domani sera si torna in campo all'Olimpico dopo il 26 maggio. Ieri mattina alle 10.30, la Lazio provava a smaltire le tossine di Bologna. In realtà, però, sudavano eccome i probabili titolari della sfida, in una partitella in famiglia otto contro otto. Fra loro c'era pure la “delusione” Felipe Anderson: Reja medita di schierarlo a destra al posto di Candreva, con Keita a sinistra - più offensivo – alle spalle di Floccari. Vetrina per l'attaccante di Nicotera, con le valigie in mano, contro il suo ex Parma.



FORMAZIONE

Non toccate quella porta, Berisha non si smuove: Marchetti potrebbe rientrare domenica prossima con l'Udinese. L’albanese dovrebbe essere uno dei pochi reduci del Dall'Ara. In difesa possibile test per la coppia centrale Novaretti-Ciani, forse “redivivo” Konko a destra, Radu (squalificato a Bologna) abile e arruolabile a sinistra: in realtà ieri scalpitava Vinicius, vuole mettersi in luce di fronte a Reja. Il goriziano osserverà con attenzione la regia di Biglia: Ledesma è squalificato domenica, l'ex Anderlecht s'impadronirà della cabina con l'Udinese, dovrà far girare la palla e garantire l'interdizione sufficiente per l'equilibrio dei reparti. Scontato anche l'impiego al suo fianco di Onazi.



EQUILIBRIO

Test senza figuracce: le prossime ore saranno decisive per i ritocchi di formazione. Reja vuole provare, ma non azzardare. Ederson, per l'allenatore, è il sostituto naturale di Hernanes. Così avverrà la successione col Parma, ma guai a creare troppi scompensi nella sperimentazione. I primi risultati del Reja-bis, infatti, stanno portando in dono una difesa ritrovata, una permeabilità santificata da 4 punti in 2 partite. Il 4-5-1 non lancia il gioco champagne, ma garantisce concretezza operaia con la vecchia guardia. Era la soluzione più ovvia, in un frangente di caos tattico e motivazionale. Domani sera, cambiando gli interpreti, s'intravedrà anche qualche diversa sfumatura nel modulo. E chissà, nel destino: l'esperienza di Reja alla Lazio iniziò proprio contro il Parma, nel “lontano” 14 febbraio 2010.
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