Lazio, il Reja atto secondo è cominciato
Lotito, resta irrisolto il caso Petkovic

Lazio, il Reja atto secondo è cominciato Lotito, resta irrisolto il caso Petkovic
di Alberto Abbate e Daniele Magliocchetti
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Lunedì 30 Dicembre 2013, 00:47 - Ultimo aggiornamento: 14:52
Al via il Reja-bis. Chiusa l’era Petkovic, oggi pomeriggio a Formello si aprir ufficialmente, e di nuovo, quella del tecnico goriziano. Pi che una rivoluzione, una restaurazione a tutti gli effetti, vista la delicata situazione in cui viene a lavorare il friulano. Dopo un anno e mezzo dall’addio, Klose e compagni si ritroveranno davanti l’allenatore che avevano salutato a maggio del 2012. Un rientro in grande stile, non c’è dubbio, quasi fosse Babbo Natale con un po’ di ritardo. Per la verità, Reja con alcuni di loro si è già sentito in questi giorni, ed è carico come poche altre volte nella sua carriera. L’atmosfera all’interno del centro sportivo sarà molto particolare, quasi commovente, considerato che per diversi giocatori è più di un semplice allenatore.



FIRMA E BOLLINI VICE

L’avventura romana di Reja è cominciata nella tarda mattinata di ieri. Poco dopo le 13, il neo tecnico biancoceleste è atterrato a Fiumicino con un volo da Trieste. Tanti incoraggiamenti, diverse strette di mano, qualche abbraccio e dopo di corsa a Formello, dove ad attenderlo c’erano il diesse Igli Tare e il segretario generale Armando Calveri. Anche qui, dissapori cancellati. Un ritorno a casa, in quella che per Edy è sempre stata la “famiglia laziale”. Dove non si vuole perdere tempo. Prima la firma sul nuovo contratto fino al 2015 e, contestualmente, al lavoro per la creazione del nuovo staff. La prima grande novità è l’inserimento di Alberto Bollini nell’organico della prima squadra. Da oggi, il tecnico della Primavera sarà al fianco di Reja tutti i giorni sul campo. Un bel salto in avanti e anche una garanzia per i più giovani come Cavanda, Onazi e Keita. L’ultimo, il giocatore più giovane della serie A, è il talento più importante della Lazio, ma ha ancora bisogno di crescere e avendo al suo fianco un allenatore che lo conosce bene, tutto può diventare più semplice e meno pesante. Inzaghi dovrebbe diventare l’allenatore della Primavera. Gli altri uomini saranno Grigioni, preparatore dei portieri già ai tempi di Reja, Bianchini che da addetto agli infortunati, curerà la preparazione della squadra. Poi ci sarà la conferma del match-analyst Fioranelli, arrivato con Petkovic (legatissimo al diesse Tare e al club) e anche del mental coach Corapi, una figura che, forse, al vecchio zio Edy potrebbe non entusiasmare del tutto, ma non c’è alcuna preclusione, anzi.



IL METALMECCANICO PETKOVIC

In tutto questo idillio c’è la situazione legata a Petkovic. Il timore era che, per polemica e per nessuna comunicazione ufficiale, oggi il tecnico di Sarajevo si potesse presentare a Formello e rovinare la festa, ma non sarà così. All’ormai ex allenatore biancoceleste e futuro ct della Svizzera è stato riservato un trattamento molto particolare. Da vero e proprio dipendente. Non essendoci alcuna legislazione in merito agli allenatori, ad esempio come l’accordo collettivo dei giocatori, prima di licenziare Petko o annunciare l’esonero, ieri è stata inviata una lettera di contestazione di addebito, secondo l’articolo 7 comma 2 della legge 300/70 dello statuto dei lavoratori, dove in pratica si chiede all’allenatore spiegazioni delle sue “bugie” sui contatti con la Federazione Svizzera. Petkovic, appena riceverà la lettera (probabilmente il 31 o l’1 gennaio) avrà cinque giorni di tempo per rispondere. Dopodiché la Lazio deciderà il licenziamento.



DJORDJEVIC

Filip Djordjevic-Lazio, quasi sposi. La società potrebbe inviare un fax al Nantes per chiedere il permesso di trattare ufficialmente l’attaccante in scadenza a giugno. Per lui è pronto un contratto da 1,5 milioni di euro a stagione fino al 2019.

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