Lo scautismo di Ceccano è a rischio di estinzione dopo dieci anni di intensa attività. L'Agesci, associazione di guide e scout cattolici, non riesce più a trovare adulti dai 21 anni in su che vogliano diventare educatori. I più piccoli, i "Lupetti" dagli 8 agli 11 anni, non possono così tornare a essere il branco "Waingunga": dal nome del fiume del "Libro della giungla". La comunità dei capi ha potuto aprire per ora solo le iscrizioni per il reparto "Drago". Raggruppa i ragazzi dai 12 ai 16 anni nelle squadriglie di "Esploratori" maschi e "Guide" femmine. Nel mentre, prima di perdere pezzi, erano riusciti anche a far nascere il "Noviziato". È la branca dei "Rovers" e delle "Scolte", dai 16 ai 21 anni, i primissimi "Lupetti" cresciuti. Oggi l'Agesci Ceccano 1 è formata da quattro guide, tra cui una sola donna e un aiutante. Preferibilmente, pertanto, servirebbero educatrici.
I NUMERI
Al gran completo, contando anche i soci giovani, sono più o meno 50.
Un'avventura iniziata nel 2014 nella parrocchia di Santa Maria a fiume. Si rifà ai quattro punti di Robert Baden Powell, fondatore del movimento scout: carattere, servizio al prossimo, abilità manuale, salute e forza fisica. Poco più di due anni fa la scomparsa di padre Antonio Mannara, parroco e loro assistente ecclesiastico, stroncato da un malore davanti al santuario. Una grave perdita per l'intera comunità ceccanese nonché per gli stessi scout. Se ne andò il loro "Baloo", l'orso che insegna la legge della giungla nella raccolta di storie di Kipling. È stato rimpiazzato da padre Anthony Chidi Iyiegbu. Non manca poi il sostegno del nuovo amministratore parrocchiale, don Sebastian Chirayath, parroco della chiesa di San Pietro apostolo. Le attività locali vengono svolte in entrambe le parrocchie nonché nell'ex mediateca comunale. Dispongono di un'ampia area verde accanto al santuario mariano e portano avanti percorsi educativi in giro per monti e boschi.