Aveva soltanto trenta anni e tutta una vita davanti. E invece mentre si trovava ad una festa di compleanno a Pofi, circa sei anni fa, l'esistenza di un ristoratore di Castro dei Volsci è stata completamente stravolta. Tutta colpa di un tuffo in piscina. Quella serata all'insegna del divertimento si trasforma in tragedia. Il trentenne ha battuto violentemente la testa sul fondale della piscina riportando gravissime lesioni. Trasportato in ospedale il ragazzo è stato sottoposto a tutte le indagini diagnostiche e le radiografie che hanno accertato gravissime lesioni a livello spinale. La diagnosi è una condanna: il trentenne non può più camminare.
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Per il giovane e i familiari a quel punto è iniziato un vero e proprio calvario. Il giovane non era più autonomo e la sua vita sarebbe stata segnata dalla paralisi. Ma hanno tenuto duro ed hanno continuato a fare l'impossibile per poter aiutare il loro caro ad avere una qualità della vita dignitosa. Tre anni fa però nonostante tutte le terapie a cui il trentenne era stato sottoposto, il trentenne è morto. È stato a quel punto che i familiari si sono rivolti ai loro legali di fiducia per intraprendere una battaglia legale. Loro sono convinti che a causare la morte del loro ragazzo sarebbe stato proprio quel tuffo in piscina. Da quel momento infatti il giovane non era stato più bene.