Ospedali, errori costati 26 milioni in cinque anni. Piano Asl per prevenire sinistri e infezioni

La hall dell'ospedale "Spaziani" di Frosinone
di Giovanni Del Giaccio
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Domenica 23 Aprile 2023, 09:24 - Ultimo aggiornamento: 09:26

Si chiama "Pars" e sta per "Piano annuale della gestione del rischio sanitario". Lo ha pubblicato la Asl di Frosinone, con una delibera del direttore generale Angelo Aliquò, e fornisce un quadro degli errori commessi, ma anche delle buone pratiche adottate (o da adottare) per evitarli. L'unità di medicina legale e rischio clinico, diretta da Paolo Straccamore, ha messo insieme in 32 pagine quali sono gli obiettivi raggiunti e quelli da raggiungere in un settore - quello del rischio clinico - particolarmente delicato. Si va dagli errori con i pazienti - ad esempio una caduta accidentale o la mancata sorveglianza di chi andava seguito da vicino e si allontana - alle infezioni ospedaliere, fino a episodi che vengono genericamente indicati come "malasanità".
«La gestione del rischio clinico - si legge nel piano - è un processo sistematico che comprende sia la dimensione clinica sia quella strategico organizzativa e che impiega un insieme di metodi, strumenti e azioni in grado di identificare, analizzare, valutare e trattare i rischi per aumentare il livello di sicurezza dei pazienti e degli operatori».
I rischi, pertanto, vanno valutati e trattati «attraverso appropriate procedure di prevenzione, affinché tutti gli eventi possibili siano controllabili e soprattutto comprimibili, allo scopo di disegnare nuove strategie per ridurre le probabilità che un pazientesia vittima di evento avverso».

I SINISTRI

Eventi che influiscono sulla qualità di vita del paziente che li subisce e de i familiari, ma hanno anche un costo per la collettività. Nel piano sono riportati i sinistri risarciti negli ultimi cinque anni dalla Asl. Sono stati 50 nel 2018, 22 l'anno successivo, 36 nel 2020, 67 nel 2021 e 30 nel 2022. Un totale di 205 "incidenti" costati, in generale, 26 milioni 516.000 euro. La cosa singolare è che nel 2022 pure essendo stati ridotti a meno della metà i sinistri, la Asl ha pagato circa 5,5 milioni di euro contro i 4,3 dell'anno precedente. Dipende, quindi, dal tipo di sinistro avvenuto. Al tempo stesso , nello scorso anno, sono stati 101 gli eventi "avversi" avvenuti nelle strutture ospedaliere o ambulatoriali. Di questi 60 - pari al 39% - sono stati i cosiddeti "near miss" ovvero errori con potenzialità di causare un evento avverso che non si verifica per caso fortuito o perché i non ha conseguenze avverse per il paziente. Quelli che invece hanno dato problemi sono stati 89, pari al 58%, mentre i "sentinella" ovvero particolarmente gravi e in grado di far venir meno la fiducia verso il sistema sanitario sono stati 5 (3,2%). Parliamo di morti sospette, errori gravi, vicende che hanno anche un impatto sull'opinione pubblica.

COSA NON VA

Un altro dei principali problemi che si verificano nelle strutture sanitario è legato alle infezioni. Tra le attività programmate per la loro riduzione nel 2022 troviamo informazione e formazione sulle infezioni correlate all'assistenza, realizzata al 50%, appena il 20% su un aspetto fondamentale e solo apparentemente banale: il lavaggio delle mani. Di fondamentale importanza, invece, aver raggiunto il 100% dell'implementazione dei programmi per il buon uso degli antibiotici. Tra il 40 e il 90% gli altri obiettivi che erano stati posti: dalla raccolta dati per il sistema di sorveglianza sui batteri alle procedure per la profilassi antibiotica.

GLI OBIETTIVI

La Regione indica in tre punti le cose da fare: diffondere la cultura della sicurezza, con specifica attenzione al rischio infettivo; implementare il piano d'azione sull'igiene delle mani; migliorare l'appropriatezza assistenziale e organizzativa per contenere le infezioni. In tutti e tre i casi l'obiettivo aziendale è ambizioso, vale a dire arrivare al 100% delle azioni previste in termini di formazione, informazione, verifica e monitoraggio. Già migliorare gli standard dell'anno precedente sarebbe un notevole passo in avanti, comunque. A cominciare dal lavaggio delle mani.
Giovanni Del Giaccio
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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