Novamont acquisisce la norvegese BioBag

Catia Bastioli, ad di Novamont
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Venerdì 15 Gennaio 2021, 23:08 - Ultimo aggiornamento: 23:16

Novamont, leader mondiale nella produzione di bioplastiche, allarga i propri confini e sbarca prepotentemente in America e Australia.
Un piano andato in porto grazie all’acquisizione del Gruppo BioBag, compagnia norvegese leader nelle soluzioni a basso impatto per i settori del “packaging” (nel marketing, la confezione di un prodotto che lo rende più invitante o che ne facilita il trasporto e l’utilizzazione) e della raccolta separata del rifiuto umido.
L’acquisizione consentirà a Novamont di beneficiare della rete distributiva  altamente specializzata di BioBag nelle aree geografiche in cui Novamont è meno presente.  Sarà inoltre intensificato l’impegno in progetti innovativi che migliorano la raccolta differenziata dei rifiuti organici e i sistemi di compostaggio, soprattutto in Nord America, nei paesi scandinavi, in Europa orientale e in Australia. 
E per lo stabilimento di Patrica si aprono importanti prospettive di crescita, sia in termini di produzione che di occupazione.
IL MATER BI
Il sito ciociaro, infatti, è leader al  mondo nella produzione di plastica biodegradabile. Con il «Mater-Bi» vengono realizzati prodotti di uso comune come i sacchetti della spesa, i sacchi per l’umido, le reti della frutta, piatti, posate... Insomma, un’infinità di prodotti che normalmente usiamo e buttiamo via, senza sapere che, grazie alla produzione del «Mater Bi» si crea un ciclo virtuoso completamente naturale. Il «Materbi-Bi», infatti, è un materiale che viene prodotto con elementi di origine vegetale e, una volta arrivato alla fine del suo ciclo vitale, torna alla terra come parte del ciclo naturale. E a breve - spiegano da Novamont - sarà messo in produzione il primo erbicida con acido pelargonico che sostituirà tutta la gamma di prodotti altamente velenosi ancora in commercio.
 Non solo, ma Novamont da poco ha sottoscritto un innovativo protocollo con il Consorzio Conegliano Valdobbiadene (produttore del famoso prosecco) per la messa a punto di una tecnica colturale a basso impatto mediante l’uso di bioerbicidi di origine naturale e di bioteli per la pacciamatura. La grande novità è che il telo in «Mater-Bi» , biodegradabile in suolo, non necessita di essere recuperato e smaltito, ma può essere lasciato nel terreno ove viene biodegradato ad opera di microrganismi.
L’ACCORDO
Ebbene, l’accordo con BioBag, apre ora nuovi orizzonti dal momento che il Gruppo Norvegese è leader nello sviluppo del marketing in diversi Paesi del Mondo e, soprattutto nel Nord America.
In sostanza sono bravissimi a plasmare il prodotto adattandolo alle esigenze specifiche di un determinato territorio. Pertanto, in una particolare Regione, studiano prima il sistema di raccolta differenziata attivo in quel determinato territorio (a cominciare dalla frazione organica) e soprattutto le abitudini e le consuetudini dei cittadini. Poi forniscono il sacchetto più appropriato, adattandolo alle esigenze di quelle città. Oppure: se una grande catena di supermercati chiede contenitori per la carne, offriranno il prodotto migliore (sempre bio) sia in termini di durata, di dimensioni, di praticità... 
Dunque, la forza commerciale dei norvegesi, unita alle produzioni altamente innovative (ed ecologiche) di Novamont aprono scenari estremamente interessanti per il futuro.
IL PERCORSO
L’operazione rappresenta un importante passo avanti in un percorso di collaborazione iniziato venticinque anni fa tra Novamont e BioBag.
Due sono i motivi che rendono l’acquisizione particolarmente conveniente:
1. forte compatibilità culturale sviluppata in due decenni di partnership, che ha portato a creare un modello di bioeconomia circolare incentrato sulla salute del suolo e la rigenerazione del territorio.
2. Una catena del valore altamente complementare: a) Novamont è focalizzata principalmente a monte e ha sviluppato la filiera del Mater-Bi che spazia dalle materie prime agricole ai biomonomeri e dalle bioplastiche alle formulazioni a basso impatto. b) BioBag è focalizzato a valle. Il gruppo è un pioniere nello sviluppo e nella distribuzione di un’ampia gamma di applicazioni compostabili ed è specializzato in una serie di servizi di supporto per queste applicazioni. BioBag ha inoltre sviluppato anche una piattaforma di e-commerce che costituisce un nuovo, importante canale di distribuzione.
IL FUTURO
Dunque, questo accordo consentirà a Novamont di espandere ulteriormente la propria attività nelle bioplastiche compostabili nell’Europa nordorientale, in Nord America e Australia. BioBag continuerà ad operare come un’organizzazione indipendente, con lo stesso gruppo dirigente che ha ottenuto ottimi risultati negli ultimi anni.
L’amministratore delegato di Novamont Catia Bastioli ha dichiarato: «L’acquisizione di BioBag consente a Novamont di espandere il proprio modello di bioeconomia circolare. Grazie all’unione delle nostre migliori competenze ed energie e alla completa integrazione delle nostre filiere di fornitura, possiamo servire meglio i nostri partner sia a monte che a valle della catena del valore».
 

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