Non solo profitto, la Novamont diventa società Benefit

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Domenica 19 Luglio 2020, 17:00 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 13:47
«Non solo profitto. Ma anche rispetto del territorio in cui operiamo». E’ la filosofia di Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, che è all’origine di un importante traguardo raggiunto dal gruppo che controlla, al 100%, la Mater-Biopolymer di Patrica.
LA SELEZIONE
La società, infatti, ha ottenuto l’importante riconoscimento “B-Corp” (dall’ente indipendente B-Lab) che, tradotto, vuol dire che, oltre a generare profitto, crea un impatto positivo sulla società e sull’ambiente.
Su 120.000 aziende analizzate nel mondo da B-Lab, solo il 2,8% ha superato il punteggio di 80, necessario per ottenere la certificazione; mentre il valore medio è di 51. 
Ebbene, con un punteggio di 104 la Novamont entra a far parte di questo movimento globale che sta riscrivendo il modo di fare impresa nel mondo, diventa “B-Corp” e acquisisce anche la forma giuridica di “Società Benefit”, riconosciuta in Italia dalla legge del 28 dicembre 2015.
Una società Benefit, in pratica, fissa nel proprio statuto l’impegno a condurre un’attività economica agendo in modo da portare benessere ad ambiente e persone e prevede la responsabilità dei suoi amministratori nel rispettare gli obblighi assunti verso le finalità sociali stabilite.
E la Novamont persegue queste finalità di beneficio comune attraverso un modello di bioeconomia che prevede, appunto, la preservazione e rigenerazione della vitalità e della salute del suolo. A tal fine, sviluppa e produce prodotti di origine vegetale, biodegradabili e compostabili.
L’AMMINISTRATORE
«Le B-Corp, dunque, rappresentano un completo cambio di paradigma, che guarda al business come forza di rigenerazione e che ci spinge a ripensare al ruolo delle imprese, per andare ben oltre il profitto e garantire trasparenza e valore diffuso per i territori» spiega Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont. «Auspichiamo che il percorso che Novamont ha intrapreso per ottenere questa importante certificazione e il nostro impegno, come società benefit, a valutare e rendicontare gli impatti ambientali e sociali generati, possano essere condivisi da un sempre maggior numero di imprese e diventare un tratto distintivo della nostra filiera» ha concluso Bastioli.
IL MATER-BI
Dunque, in questo programma, il sito di Patrica ha un ruolo di primo piano.
A Patrica, ad esempio, con il «Mater-Bi» vengono realizzati prodotti di uso comune come i sacchetti della spesa, i sacchi per la raccolta dell’umido, le reti della frutta, gli involucri di carta e fazzoletti, piatti, posate... Insomma, un’infinità di prodotti che normalmente usiamo e buttiamo via, senza sapere che, grazie alla produzione del «Mater Bi» (al contrario dei classici prodotti in plastica) si crea un ciclo virtuoso completamente naturale. Il «Materbi-Bi», infatti, è un materiale che viene prodotto con elementi di origine vegetale e, una volta arrivato alla fine del suo ciclo vitale, torna alla terra come parte del ciclo naturale. E lo stabilimento di Patrica è uno dei pochi, al mondo, a garantire tali produzioni.
IL FUTURO
E a breve - spiegano da Novamont - sarà messo in produzione il primo erbicida con acido pelargonico che sostituirà tutta la gamma di prodotti altamente velenosi ancora in commercio.
Non solo, ma Novamont da poco ha sottoscritto un innovativo protocollo con il Consorzio Conegliano Valdobbiadene (produttore del famoso prosecco) per la messa a punto di una tecnica colturale a basso impatto mediante l’uso di bioerbicidi di origine interamente naturale e di bioteli per la pacciamatura. 
La grande novità è che il telo in «Mater-Bi» , biodegradabile in suolo, non necessita di essere recuperato e smaltito, ma può essere lasciato nel terreno ove viene biodegradato ad opera di microrganismi, contribuendo così alla riduzione della produzione di rifiuto plastico e a preservare il suolo dall’inquinamento da plastica. Per la cronaca, va detto che la bioplastica «Mater-bi» per i bioteli è stata certificata conforme per l’agricoltura biologica.
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