Minaccia il suicidio via messaggio, salvato in extremis dai carabinieri

Rintracciato grazie al gps. Lo stesso militare intervenuto nei pressi della Certosa di Trisulti aveva già salvato un uomo colpito da malore a Ferentino

La certosa di Trisulti a Collepardo (FR)
di Andrea Tagliaferri
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Lunedì 13 Novembre 2023, 09:01

 Aveva già salvato un uomo colto da malore, stavolta si è ripetuto evitando un suicidio. E' un carabiniere in servizio a  Vico nel Lazio che ha convinto un sessantenne a desistere dai suoi propositi annunciati via Whatsapp.

LA RICOSTRUZIONE

Quello che è successo ieri, nel piccolo borgo sui Monti Ernici in provincia di Frosinone, a due passi dalla famosa Certosa di Trisulti, ha del sensazionale. Grazie al tempestivo intervento dei militari della stazione di Vico nel Lazio, diretta dal comandante interinale, il vice brigadiere Donato Stanco, un sessantatreenne di Frosinone ha potuto riabbracciare moglie e figli, pentendosi del gesto che stava per compiere. Tutto è iniziato con alcuni messaggi che l’uomo, allontanatosi da casa ieri mattina, ha inviato ai propri cari, manifestando l’intenzione di farla finita e di “lasciarli liberi”, convinto che i suoi problemi personali ed economici, fossero un peso insostenibile per la sua famiglia. Non ricevendo più risposta, i parenti del sessantenne hanno avvisato i Carabinieri di Frosinone che hanno cominciato le ricerche del caso, individuando, tramite il GPS del cellulare dell’uomo, il segnale telefonico nella zona di Collepardo, sui monti Ernici. A quel punto, la centrale operativa ha segnalato la cosa ai colleghi di zona, che si sono messi immediatamente alla ricerca, fino a quando hanno individuato un’automobile, simile a quella di proprietà dell’uomo ricercato, parcheggiata nei pressi del monastero di Trisulti. L’intervento ha permesso ai carabinieri di cogliere il sessantenne ancora in auto che stava scendendo con una busta in mano e di procedere alla verifica della sua identità. L’uomo pare non abbia opposto alcuna resistenza e, anzi, avrebbe parlato schiettamente con i militari pentendosi delle sue intenzioni: i carabinieri, mentre lo ascoltavano e lo consigliavano per tranquillizzarlo, hanno allertato anche il soccorso medico, per qualsiasi evenienza. Poco dopo, sul posto, è arrivata un’ambulanza del 118 che ha visitato il sessantenne e gli ha consigliato di farsi aiutare da un centro specializzato. Nella busta ritrovata con l’uomo, infatti, è stato rinvenuto un flacone di acido per le pulizie, il che ha fatto supporre ai soccorritori che le intenzioni fossero proprio quelle di ingerirlo. E’ così che, completate le formalità con le Forze dell’Ordine, il padre di famiglia, nel frattempo più calmo e rassegnato a farsi dare aiuto, ha accettato di buon grado l’accompagnamento presso una clinica tra le province di Frosinone e Roma. Nel frattempo, i figli, che erano stati avvisati del ritrovamento e delle buone condizioni del genitore, si sono recati a Trisulti per recuperare l’auto e hanno ringraziato i militari per il tempestivo intervento. Nessuno può sapere, infatti, se il sessantenne avrebbe o meno compiuto il gesto disperato, ma sicuramente la prontezza degli uomini dell’Arma è stata decisiva anche per l’aiuto futuro che verrà dato all’uomo.

IL PRECEDENTE

Tra l’altro, i Carabinieri di Vico nel Lazio non sono nuovi a fatti del genere; qualche mese fa, infatti, proprio il vice brigadiere Stanco è salito alla ribalta della cronaca per aver salvato un uomo colto da malore a Ferentino, mentre si trovava in borghese con la famiglia davanti una chiesa.

Anche in quel caso, la tempestività e l’istinto del militare hanno giocato un ruolo fondamentale dal momento che il malcapitato, ormai privo di sensi, stava cadendo all’indietro da un muro alto vari metri, privo di sensi. Il giovane militare, con un balzo repentino, lo aveva afferrato per la camicia tirandolo a sé e, una volta a terra, lo aveva rianimato con un massaggio cardiopolmonare.

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