Ceccano: Castel Sindici da polmone verde a giungla, l'apertura resta lontana

Ceccano: Castel Sindici da polmone verde a giungla, l'apertura resta lontana
di Marco Barzelli
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Venerdì 1 Settembre 2023, 09:09

Alla fine di settembre verrà riscoperta la figura dell'enologo di casa e si procederà anche all'assestamento forestale del parco. Restano al palo, però, il restauro e l'apertura di Castel Sindici nonché il ripristino dei continui danni provocati dai vandali nell'area verde di forte rilevanza storica e ambientale.

Tra tre ettari di abeti, ippocastani e lecci, un polmone verde ormai a rischio di collasso ma in via di cura, imbrattano e danneggiano ogni volta tutto quello che viene aggiustato: panchine, staccionate, camminamenti e cartelli informativi con codice a barre (Qr code). Il tutto, anche il maniero ottocentesco in stile neogotico, ricoperti da scritte impresse con le bombolette spray.

IL VANDALISMO

Il vandalismo ha toccato l'apice un anno fa, quando venne incendiato in pieno giorno un chiosco privato a fianco al castello.

Allora le telecamere avrebbero avuto un angolo cieco proprio in quel punto, senza possibilità di immortalare i colpevoli. Ultimamente, invece, il sistema comunale di videosorveglianza è stato fuori uso a lungo per via di danni provocati da temporali e fulmini. Quando è aperto, d'estate anche di notte, il parco di Castel Sindici non ha un custode fisso al pari della vicina villa comunale. Quando è chiuso, invece, ci si può invece intrufolare tramite un buco nella rete della recinzione. Pare ormai che il Comune, viste anche le ristrettezze economiche dovute al piano antidissesto, tenda a non riaggiustare più qualcosa che verrebbe vandalizzato di nuovo da lì a poco. Ai tempi della pandemia, tra l'altro, scoppiarono anche accese discussioni notturne tra ragazzi nel parco chiuso per Covid ma comunque frequentato. Eppure è un'area storico-paesaggistica di notevole interesse pubblico sin dal 1928.

L'ACQUISTO

Il Comune la acquistò nel 2002 ad un'asta del tribunale di Como, accendendo un mutuo da 750 milioni di lire. Nel 1998, a un'asta giudiziaria a Frosinone, aveva invece comprato a rate il "fratello maggiore": il medievale Castello dei Conti, costato per l'esattezza 384 milioni del vecchio conio. Un miliardo in gran parte investito sul parco tra via Badia e viale della Libertà. Tra 2010 e 2013, a cavallo tra le amministrazioni guidate da Antonio Ciotoli e Manuela Maliziola (centrosinistra), furono poi investiti 750mila euro per la messa in sicurezza del castello e la bonifica dell'area. Tra acquisto e primi interventi, dunque, si è arrivati a spendere più di un milione di euro. Da tre anni, dopo qualche intervento tampone, l'odierna amministrazione Caligiore (centrodestra) ha approvato anche un progetto esecutivo per il restauro di Castel Sindici. Un castello che viene attribuito all'opera dell'architetto Giuseppe Sacconi, che progettò l'Altare della Patria. È il cognato dell'ingegnere ferentinate Luigi Morosini, che propose il vincolo paesaggistico alla soprintendenza. Divenne un salotto culturale a cui avrebbe preso parte, tra gli altri, lo scrittore Gabriele D'Annunzio. Pare fosse in ottimi rapporti con l'artista Francisca Stuart, moglie di Augusto Sindici, parente di Stanislao. Castel Sindici potrebbe essere, ma non viene ancora iscritto alla rete regionale delle dimore storiche, a cui sono riservati fondi per la ristrutturazione. Nell'area verde, ormai una "giungla" da riportare a parco rigoglioso, è stata effettuata una diagnosi per individuare e rimuovere il verde malato e selvaggio a rischio di crollo. Non mancano nel mentre polemiche sul taglio di alcuni alberi maestosi. L'assestamento forestale, voluto dall'assessore Riccardo Del Brocco (ambiente, parchi e giardini), è reso possibile da un finanziamento regionale per l'aumento del pregio ambientale degli ecosistemi forestali. Sono 90mila euro destinati anche alla riqualificazione dello storico sentiero riaperto cinque mesi fa dal Comune con il Cai tra l'abbandonato "Parco di monte Siserno" e l'omonima cima dei monti Lepini.
Marco Barzelli
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