Frosinone, blackout improvviso: la Lazio rimonta e passa allo "Stirpe" 3-2. Verso un mini ritiro

Frosinone, blackout improvviso: la Lazio rimonta e passa allo "Stirpe" 3-2. Verso un mini ritiro
di Stefano De Angelis
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Sabato 16 Marzo 2024, 22:56 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 17:34

Un blackout improvviso, tra la fine del primo tempo e l'inizio della ripresa, si rivela fatale per il Frosinone, che cade allo “Stirpe” 2-3 contro la Lazio. Ancora una volta i giallazzurri escono a mani vuote, senza punti, e con l'ennesimo rammarico di aver buttato via una gara che avevano cominciato nel migliore dei modi. Dall'impresa accarezzata a una strada divenuta, di colpo, tutta in salita proprio nei momenti chiave del match. Questione di episodi, concretezza e di concentrazione, ma anche di esperienza.

Peccato, perché per quanto visto in campo e le occasioni create i Leoni avrebbero meritato almeno un pareggio. Ma così non è stato. La Lazio, reduce da quattro sconfitte consecutive, più cinica, navigata, maggiormente predisposta a leggere le fasi cruciali del match e anche più fortunata (basti vedere come è maturata la terza rete), capitalizza le palle-gol costruite o capitate e alla fine conquista l'intera posta in palio.

Il Frosinone, più determinato nella prima mezz'ora e poi costretto a rincorrere, ci prova a riequilibrare le sorti della sfida, ma l'assalto finale non premia intenzioni e sforzi.

Per i canarini è la sesta sconfitta, la seconda di fila, nelle ultime sette partite. La classifica resta complicata: ora per uscire dalla zona retrocessione si dovrà provare l'impresa nella trasferta contro il Genoa tra due settimane, dopo la sosta. La lotta nelle retrovie è serrata, con diverse squadre in pochi punti. Eppure il turno di campionato si era aperto con le sconfitte di alcune dirette rivali, di Empoli, Cagliari e Udinese, ma gli uomini di DiFra non hanno saputo approfittarne nonostante di fronte avessero una Lazio in crisi di risultati. Oggi toccherà al Sassuolo, penultimo, che in caso di risultato positivo contro la Roma potrebbe compiere l'aggancio o il sorpasso sui ciociari, al momento terzultimi.

LA PARTITA

Il Frosinone parte con il piglio giusto. Concentrato e compatto, chiude gli spazi, pressa, costruisce gioco e cerca di sfruttare molto le fasce, soprattutto quella in cui agisce Zortea. La Lazio appare un po' disorientata dall'aggressività dei ciociari e fatica a reagire e a reggere il confronto sulla mediana. Un andamento che dà fiducia ai padroni di casa, che al 13' sbloccano il match: Zortea, tra i più mobili, fa partire un cross dalla sinistra che si trasforma in assist per Lirola, che in area, solo, spedisce la sfera in rete di testa. Il copione non cambia e al 17' Cheddira tenta una rovesciata dall'interno dell'area con il pallone che si spegne sopra la trasversale. Sarebbe stato un eurogol. Al 35' altra ghiotta opportunità con Gelli, cui non riesce la deviazione ravvicinata su passaggio radente di Brescianini. Al 38' si vede la Lazio, che al primo affondo non perdona: Guendouzi dalla destra serve in piena area Zaccagni che, lasciato completamente solo, trafigge sul palo più lontano Turati. E' 1-1. Pagata a caro prezzo forse l'unica disattenzione difensiva del primo tempo. Il pareggio galvanizza i biancocelesti, che spingono sull'acceleratore approfittando di una fase di stanca dei Leoni. Al 43' è Turati a chiudere lo specchio a Immobile e a salvare la propria porta.

Nella ripresa, dopo una fiammata di Soulé, al 57' arriva la doccia fredda: Luis Alberto, su punizione dalla trequarti, scodella in area un pallone calibrato su cui svetta il neo entrato Castellanos, che anticipa il movimento di Zortea e di testa sigla l'1-2. Risultato ribaltato. Il Frosinone accusa il colpo e lascia l'iniziativa agli ospiti, che chiamano Turati a due grandi interventi quasi in sequenza. Passano 4' e gli uomini di Martusciello calano il tris in maniera rocambolesca: batti e ribatti in area sugli sviluppi di un corner, la sfera finisce sul palo e poi viene spinta in rete da Castellanos, il più lesto di tutti. Doppietta per l'argentino, che aveva segnato già nella gara d'andata. Due gol subiti su calci piazzati.

Di Francesco prova a ridisegnare la squadra, dando più vivacità alla manovra: dentro Seck al posto di Mazzitelli per essere più offensivi. La mossa sembra ripagare: il Frosinone accelera e al 70' accorcia le distanze: dalla bandierina scambio Soulé-Gelli, cross di quest'ultimo e Cheddira, dopo un tocco di Okoli, di mezza rovesciata batte Mandas. E' 2-3, partita riaperta. Al 72' l'attaccante marocchino fa esplodere lo “Stirpe”, ma la rete del possibile 3-3 viene annullata per posizione di fuorigioco. Il Frosinone spinge a caccia del pari e DiFra getta nella mischia anche un'altra punta, Kaio Jorge. Inevitabilmente per la Lazio si aprono spazi, a volte praterie. Ma al 73' è ancora Cheddira ad avere una buona chance, ma il destro s'infrange sull'esterno della rete. E all'80' uno strepitoso Turati chiude la porta a Luis Alberto mantenendo in vita i suoi. All'89' ci prova Valeri, ma Mandas si oppone e devia. I canarini nel finale si riversano in avanti, ma il muro della Lazio tiene. Ora la trasferta contro il Genoa.

«Questa squadra non deve mollare, abbiamo due settimane per lavorare, magari andremo anche fuori» ha spiegato mister DiFra nel dopogara, parlando anche di opportunità non finalizzate e di disattenzioni dei suoi, lasciando così intendere la possibilità di un mini ritiro in vista del match di Marassi.

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