C'è chi invoca la riapertura in tempi brevi del corridoio d'asfalto che collega la Val di Comino con il Cassinate, chiuso ormai da anni, e chi spera nell'avvio di un iter che porti a definire gli interventi prioritari per arrivare allo stesso obiettivo.
Per ora l'unica certezza è arrivata dall'incontro che si è tenuto in Provincia, presieduto dalla vicepresidente di piazza Gramsci, Valentina Cambone, e dal consigliere delegato alla viabilità, Enrico Pittiglio, e a cui hanno preso parte i rappresentanti dei Comuni interessati, ossia quelli di Roccasecca, Colle San Magno, Santopadre, Arpino, Casalvieri e Casalattico. Al centro della riunione l'annosa questione della strada provinciale numero 7, ribattezzata “Tracciolino”, un'arteria lunga una quindicina di chilometri che si snoda da Csalvieri a Roccasecca e interdetta al traffico da tempo a causa del pericolo di caduta massi.
Nell'incontro che si è svolto a palazzo Iacobucci, in cui i primi cittadini hanno esposto richieste e proposte, è stato deciso di rendere il tavolo tecnico permanente, tanti che il prossimo appuntamento è stato fissato tra due settimane.
“Dobbiamo uscire fuori dal nodo delle competenze - ha detto Pittiglio - altrimenti rischiamo di restare fermi al palo ancora per diversi anni. Con il presidente Di Stefano pensiamo che sia necessario aprire una fase nuova, riprendendo il vecchio progetto e andando a fare un’analisi concreta di rischio, come emerso nella riunione, aggiornando e adattando lo studio. È evidente che serve un intervento e un approccio diverso dal passato”. Poi Pittiglio conclude: “Siamo determinati a mettere in campo tutte le azioni necessarie per riaprire la fase progettuale e trovare, insieme ai rappresentati del territorio, i giusti canali per raggiungere un obiettivo comune: ampliare la rete infrastrutturale della provincia con un’arteria strategica”, quella del "Tracciolino".