Frosinone, ora si corre per la "Zls" dei benefici per le imprese. Si muove la Regione: tavolo per perimetrare l'area

Frosinone, ora si corre per la "Zls" dei benefici per le imprese. Si muove la Regione: tavolo per perimetrare l'area
di Stefano De Angelis
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Giovedì 23 Novembre 2023, 13:11 - Ultimo aggiornamento: 27 Novembre, 10:56

 

Sfumata la "Zes unica", ora per il Basso Lazio si vira dritto sulla "Zls", zona logistica semplificata. L'obiettivo primario è accelerare, fare in fretta, per attenuare possibili effetti su quei territori, come quello ciociaro, rimasti fuori dalla mappa della zona economica speciale che, dal 2024, prevede agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative per le imprese. È la misura che scatterà, ad esempio, nelle confinanti Abruzzo, Campania e Molise, ma non nel Lazio. Da qui i timori espressi, a più riprese, da associazioni di categoria e mondo della politica. Le paure, in sostanza, sono tre: il rischio delocalizzazione nelle regioni limitrofe delle aziende già attive, un arretramento sul piano della competitività e una decrescita dell'appetibilità del territorio per nuovi investimenti imprenditoriali.

Ecco, dunque, che il tempo stringe e si corre per salire sul treno bis dei benefici. Così, dopo i vari appelli, il via libera della Camera all'ordine del giorno presentato dai deputati Ottaviani e Miele della Lega e le polemiche per l'occasione svanita, ossia il mancato inserimento nella Zes, (come messo in risalto anche durante gli stati generali in Provincia), un altro passo per dar vita alla zona logistica semplificata in Ciociaria e nel Pontino è stato compiuto dalla Pisana.

«La prossima settimana in Regione verrà aperto ufficialmente un tavolo di lavoro per definire una proposta di Zls, utile allo sviluppo e alla competitività, da concertare con i territori e il sistema economico e imprenditoriale regionale». In pratica partirà il confronto per giungere alla perimetrazione dell'area.

Lo ha annunciato il vicepresidente e assessore a Sviluppo economico, Commercio, Artigianato e Industria, Roberta Angelilli. L'avvio di questo percorso arriva dopo una serie di contatti e dialoghi con il ministro Fitto e diversi incontri con gli staff di Ministero della Coesione e Regione.

L'assessore regionale ha spiegato che a differenza della Zes, che può essere creata «solo in determinati territori con parametri che accertano uno svantaggio economico e competitivo o condizioni di ritardo di sviluppo, come previsto dalle normative comunitarie, la Zls può essere istituita anche nel Lazio, cioè in regioni più sviluppate che includano almeno un'area portuale compresa nella rete transeuropea dei trasporti (Ten-T)». «L'obiettivo - ha aggiunto Angelilli - è la semplificazione amministrativa, il rafforzamento della logistica regionale, l'attrattività degli investimenti e degli insediamenti produttivi, le infrastrutture di rete. È urgente far ripartire le procedure per l'attivazione di una zona logistica semplificata, a maggior ragione dopo l'istituzione della Zes del Mezzogiorno, che pone tra l'altro in una situazione di potenziale svantaggio competitivo alcuni territori di confine del Lazio».

L'assessore ha anche reso noto che in Commissione attività produttive della Conferenza delle Regioni è stato proposto un emendamento alla prossima legge di bilancio «per estendere le procedure semplificate e i benefici fiscali previsti per la Zes unica anche alle Zls, definendo allo stesso modo la copertura del credito d'imposta per entrambe». Poi ha aggiunto che per la Zls l'ex giunta Zingaretti nel «2022 aveva presentato una proposta al governo Draghi, ma di fatto era stata considerata irricevibile perché troppo estesa territorialmente».

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale Daniele Maura: «La linea sulla Zls ha una sola parola d'ordine: accelerare. La Zls può rappresentare l'occasione per rilanciare l'economia di territori della nostra regione in cui si assiste a una estensione della desertificazione industriale, a una crescita della disoccupazione e all'assenza di investimenti».

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