Lavoro: nove morti e crescita degli infortuni. I dati sono allarmanti

Il crollo di Firenze, dove si sono registrate cinque vittime
di Marina Testa
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Mercoledì 21 Febbraio 2024, 09:02 - Ultimo aggiornamento: 16:45

Lo scorso anno 9 persone hanno perso la vita lavorando. La provincia di Frosinone non è immune dal fenomeno degli infortuni sul lavoro e si sente pienamente coinvolta nella tragedia di Firenze. I dati asciutti misurano la dimensione di ciò che accade nel perimetro territoriale. La casistica, infatti, ci rivela che gli incidenti con esito mortale hanno avuto un aumento ma fino al 2022. Dal 2017 al 2022 sono passati da 7 a 13, concentrati in particolare nell'industria e nei servizi. Nel 2023, invece, le vittime sono state nove. Con il supporto delle analisi dell'Inail e la rielaborazione della Cgil, sappiamo anche che, soltanto nel 2023, i casi di malattie professionali sono stati 1.142. Anche questi ultimi, hanno avuto una tendenza in crescita perché dal 2018 al 2022 sono aumentate le denunce di malattia professionale, passando da 3.893 a 4.203.

Nel quadro nazionale, il rapporto dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, ci dice che i decessi denunciati sono ancora più di mille. Tra questi ci sono anche lavoratori ciociari impegnati fuori i confini provinciali e che quindi non rientrano nel computo locale. Il dettaglio per modalità di accadimento evidenzia come, a livello nazionale e nel complesso delle attività, a diminuire siano stati solo i casi in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro-casa, mentre quelli in occasione di lavoro aumentano. Il crollo del cantiere a Firenze, che ha causato la morte di quattro lavoratori, ha scatenato un'ondata di indignazione e un moto di denuncia anche in provincia di Frosinone dove i sindacati hanno organizzato una manifestazione.

LA MOBILITAZIONE

Si svolgerà oggi mercoledì 21 febbraio alle 15 sotto la Prefettura di Frosinone, in Piazzale Vittorio Veneto. Iniziativa che si aggiunge allo sciopero nazionale di due ore dichiarato dalla Cgil e la Uil, insieme alle Categorie degli edili e dei metalmeccanici quali Fillea Cgil, Feneal Uil, Fiom Cgil e Uilm Uil. «Una delle principali cause che continuano a portare simili tragedie è rappresentata dalle leggi che consentono i subappalti a cascata nei cantieri sottolineano i sindacati in una nota congiunta - Questo fenomeno crea una catena di responsabilità diluita e complessa da individuare, favorendo situazioni di precarietà e scarsa sicurezza per i lavoratori. È urgente rivedere e rafforzare la normativa in materia di appalti pubblici e subappalti al fine di garantire condizioni di lavoro dignitose e sicure per tutti». «Altrettanto preoccupante proseguono - è la quasi totale assenza di controlli efficaci in termini di salute e sicurezza nei cantieri. Troppo spesso, le norme esistenti vengono disattese e le violazioni non vengono sanzionate adeguatamente. È necessario un intervento deciso delle istituzioni per rafforzare i controlli e assicurare il rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro».

L'INTERVENTO

Aspetti evidenziati da Giuseppe Massafra, segretario generale Cgil Frosinone Latina e da Anita Tarquini, segretaria generale Uil Frosinone. Le due organizzazioni sindacali confederali, assieme a tutte le categorie, hanno chiesto un incontro urgente al Prefetto del capoluogo per condividere le proprie preoccupazioni sulla tutela e sulla sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. «Siamo convinti spiegano Massafra e Tarquini - che un coinvolgimento a tutti i livelli delle istituzioni sia determinante e pertanto sarà fondamentale costruire un tavolo di confronto con il Prefetto Ernesto Liguori. Questa tragedia ci deve spingere a riflettere e agire con determinazione. È fondamentale un intervento immediato della politica e delle istituzioni affinché, attraverso una corretta e costante applicazione dei dispositivi di legge e dei protocolli di sicurezza, si possa prevenire la ripetizione di eventi simili. È anche necessario intensificare i controlli sul territorio, assumendo nuovo personale qualificato per garantire una maggiore vigilanza sui cantieri e proteggere la vita dei lavoratori».
Marina Testa
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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