Frosinone, minorenne plagiata
da due fratelli: vende telefonino
per acquistare cocaina

Frosinone, minorenne plagiata da due fratelli: vende telefonino per acquistare cocaina
di Marina Mingarelli
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Venerdì 23 Giugno 2017, 21:38
Circonvenzione di persona incapace e cessione di sostanza stupefacente. Sono questi i reati che hanno fatto scattare ieri mattina, una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di due fratelli residenti nel capoluogo ciociaro. Si tratta di S.D.M di 29 anni e di S.D. L. di 27 anni.
A puntare l'indice sui due ragazzi, una adolescente, residente anche lei a Frosinone, che non avrebbe ancora compiuto quattordici anni di età. La denuncia nei confronti dei due fratelli è scattata quando i genitori della minorenne, vedendo che la figlia non tornava a casa, avevano cominciato a cercarla in ogni punto della città. Qualcuno aveva detto loro di averla vista in compagnia dei due giovani. E proprio quando i familiari stavano per recarsi alla caserma dei carabinieri per presentare denuncia di scomparsa ecco che la ragazzina aveva fatto squillare il campanello dell'abitazione.
Pallida e in stato confusionale a causa degli effetti causati dall'assunzione di cocaina, quest'ultima avrebbe raccontato ai genitori che i suoi amici l'avevano soggiogata al punto di farle far qualsiasi cosa. Compreso farle vendere il cellulare. Il ricavato di quella vendita era stato utilizzato per acquistare alcune dosi di cocaina. Sostanza stupefacente che sarebbe stata poi consumata in gruppo. Per i due giovani  si sono spalancate le porte del carcere. Ma successivamente quello più grande è rimasto dietro le sbarre, mentre l'altro ha beneficiato dei domiciliari. I due arrestati avrebbero ammesso di aver fatto uso di cocaina, ma che la ragazzina aveva voluto consumare insieme a loro la sostanza stupefacente senza alcuna costrizione e in totale libertà. Resta comunque il fatto però che per acquistare la droga, l'avrebbero indotta a vendere il suo telefonino. Un comportamento molto grave se questo avviene in nei confronti di un soggetto che non ha ancora compiuto i quattordici anni di età.
LA DIFESA
Entrambi i fratelli sono rappresentati dagli avvocati Giampiero Vellucci e Riccardo Masecchia del foro di Frosinone. «C'è qualcosa in tutta questa storia che non torna», ha dichiarato l'avvocato Riccardo Masecchia.
I due legali stanno affilando bene le armi per dimostrare l'infondatezza delle accuse mosse nei confronti dei loro assistiti che per questo tipo di reato rischiano pene pesanti. Intanto questa mattina presso il tribunale di Frosinone si terrà il primo interrogatorio di garanzia nei confronti del ventinovenne che è rimasto in carcere.