Frosinone, dopo il Decreto Natale il messaggio del sindaco Ottaviani: «La cittadinanza continui a comportarsi come nei mesi passati»

Frosinone, dopo il Decreto Natale il messaggio del sindaco Ottaviani: «La cittadinanza continui a comportarsi come nei mesi passati»
di Matteo Ferazzoli
3 Minuti di Lettura
Martedì 22 Dicembre 2020, 10:01

Da pochi giorni sono state emanate le nuove disposizioni governative incluse nel decreto Natale per contrastare la diffusione del Covid in vista delle prossime festività. L’Italia sarà dunque zona rossa nei giorni festivi e prefestivi, dal 24 dicembre al 6 gennaio, con forti limitazioni per i cittadini e per le varie attività lavorative.
Visto il momento delicato per il Paese, vari rappresentanti di Istituzioni ed Enti, negli scorsi giorni, hanno lanciato appelli ai cittadini per il pieno rispetto delle regole. Anche il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani rivolge un messaggio alla città: «Prima di tutto, devo ringraziare i cittadini di Frosinone per quello che hanno fatto in questi mesi. Al di là di pochissimi casi in cui alcuni hanno debordato rispetto alle misure e i precetti adottati dal Governo, dalla Regione, dal Comune o dalla Prefettura, nella stragrande maggioranza dei casi in città c’è stata compostezza ed un rispetto serio e puntuale delle norme. Quei fenomeni folli di movida che si sono visti in Italia, tra centri commerciali e strade prese d’assalto, grazie al cielo – spiega il sindaco- da noi non si sono verificati. Il messaggio della moderazione nella nostra città è passato. Il senso della misura, come principio regolatore della civiltà degli uomini, è stato ben recepito e ben applicato da parte dei nostri cittadini».

In virtù di questo, Ottaviani chiede ai frusinati «di continuare così, come hanno fatto nel 2020, anche per il 2021, con lo stesso rispetto delle regole, con la volontà di ripartire e con quel senso di prospettiva che abbiamo insito nel nostro dna, ossia quello di non piangerci addosso. Ci rendiamo conto che i problemi sono tanti, le famiglie stanno subendo colpi letali, non solo in termini sanitari ma anche in quelli economici. Abbiamo però l’obbligo ed il dovere di guardare avanti. Lo facciamo per i nostri ragazzi, per le attuali generazioni e per dare a tutti una prospettiva. La nostra collettività - continua il sindaco- è in grado di farlo, l’importante è che prosegua con la stessa determinazione che ci ha contraddistinto nel 2020».


Le nuove disposizioni

Il sindaco, quindi, ragiona anche sulle nuove misure adottate: «La premessa è che amministrare la Nazione in questo momento non è sicuramente semplice. Il merito delle norme è difficile da discutere, perché ci rendiamo conto che il Presidente del Consiglio è chiamato ad assumere in prima persona delle responsabilità che vanno oltre le normali possibilità degli amministratori e della politica nazionale. Quello che chiediamo come Enti Locali – spiega il sindaco- indipendentemente dall'adozione dei vari provvedimenti, è che ci sia una certezza nell'interpretazione ed una tempestività nell'adozione dei provvedimenti stessi per evitare situazioni di stasi». Ottaviani, dunque, ragiona: «Non condivido tante scelte che il governo tedesco ha portato avanti, soprattutto rispetto all'Europa, però dobbiamo prendere atto del fatto che la Merkel, negli ultimi giorni, quando si è resa conto che la pandemia stava per avere una ripresa importante, pur essendo la Germania un Paese che mette al primo posto l’economia, non ha disdegnato di adottare immediatamente dei provvedimenti di forte impatto, anche in controtendenza, per assicurare la ripresa a gennaio o febbraio. Noi possiamo fare anche delle scelte diverse – continua Ottaviani- l’importante è che vengano comunicate con tempestività e senza profili ondivaghi. Non può essere che quello che vale il martedì, il mercoledì viene cancellato e ripreso poi il giovedì. L’incertezza non crea solo difficoltà economiche, ma anche instabilità sulla psicologia sociale. Se ogni settimana siamo costretti ad essere connessi, ora per ora, con le indicazioni cangianti del Governo, questo crea difficoltà di interpretazioni e disorganizzazione, generando una confusione che il Paese non merita in questo momento».
Matteo Ferazzoli

© RIPRODUZIONE RISERVATA