A salutare gli intervenuti saranno il sindaco di Alvito, Duilio Martini, e la presidente dell’Archeoclub Rosanna Tempesta.
«In questa occasione, dunque, l’Archeoclub si occuperà di tematiche di archeologia industriale. Dalla panoramica delle fonti di energia disponibili e utilizzate nel territorio della Val di Comino e in Ciociaria, sin dai tempi remoti, per il duro lavoro nei campi, fino alla comparsa dei primi distretti preindustriali di età borbonica, si passerà ad illustrare la storia della scoperta dell’oro nero e della sua estrazione nella seconda metà dell’Ottocento nella zona tra Ripi e San Giovanni Incarico.
Verrà illustrata, inoltre, la storia dell’illuminazione pubblica a petrolio di Alvito nella seconda metà dell’Ottocento fino alla comparsa dell’energia elettrica. Si parlerà del secondo Dopoguerra e di Mattei e, infine, dei cambiamenti climatici che richiedono nuovi paradigmi energetici. Le nuove tecnologie basate su fonti alternative e la decarbonizzazione chiudono il cerchio e la serata.
L’argomento sarà trattato da Ferdinando Marfella, ingegnere meccanico, specialista di ottimizzazione della produzione di campi petroliferi, che dopo una lunga esperienza estera nel deserto dell’Erg orientale in Algeria oggi si occupa in Eni di tematiche di ottimizzazione della produzione dalla sede di San Donato Milanese. E’ segretario nazionale per la sezione italiana della Spe, Society of petroleum engineers (l’associazione americana degli ingegneri del petrolio). Ad affiancarlo sarà l’avvocato Luciano Santoro, attento cultore di storia locale e valido punto di riferimento per gli studiosi del territorio della Val di Comino», si legge in una nota di presentazione.
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