Finto profilo per minacciare la ex, scoperto dalla figlia per gli errori di ortografia

Finto profilo per minacciare la ex, scoperto dalla figlia per gli errori di ortografia
di Marina Mingarelli
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Mercoledì 4 Gennaio 2023, 09:01 - Ultimo aggiornamento: 09:02

Galeotta fu la lettera h. Si perché proprio grazie a un errore grammaticale una ragazza ha scoperto che a molestare la madre era stato il genitore dal quale si era separata da ben quattro anni. I fatti risalgono ad alcuni mesi fa, quando una donna di 46 anni residente a Frosinone aveva deciso di ufficializzare legalmente quella separazione che di fatto era già stata intrapresa tempo prima. Ma fino a quando l'uomo, un operaio di 48 anni si era diviso dalla moglie senza passare per le vie legali, non le aveva dato alcun fastidio. Il problema è sorto quando la signora, mamma di tre figlie, una maggiorenne, le altre due ancora adolescenti, aveva deciso di separarsi legalmente. A quel punto il coniuge non solo si era trasformato in uno stalker ma aveva minacciato la donna di dare fuoco alla casa mentre si trovava dentro insieme alle figlie. E veniamo alla storia dell'acca.

LA RICOSTRUZIONE

L'operaio, convinto che la ex moglie avesse una tresca con un amico che avevano in comune, dopo aver acquistato una nuova scheda telefonica aveva pubblicato su Wasthaspp un falso profilo utilizzando come foto l'agenzia immobiliare di questo amico.

Poi aveva cominciato ad inviare alla donna messaggi inequivocabili circa il suo desiderio di avere un rapporto molto più stretto di una semplice amicizia. La signora destabilizzata da quelle parole gli aveva risposto che sicuramente c'era stato un fraintendimento e che lei non aveva alcuna intenzione di avere una relazione con lui. A quel punto l'uomo di rimando le aveva inviato l'ennesimo messaggio dicendole che aveva incontrato il marito e che a causa della loro tresca lo aveva minacciato ed insultato.

La signora sconvolta da quelle parole aveva risposto che sarebbe andata in questura a presentare la denuncia. Tutti quei messaggi però li aveva fatti leggere alla figlia maggiore la quale aveva notato che la persona nello scrivere aveva fatto numerosi errori di ortografia. E siccome si era ricordata che anche il papà ne faceva tanti quando scriveva, ha avuto il forte sospetto che dietro a tutto questo ci fosse proprio la mano del genitore. Sospetti diventati certezza quando la ragazza ha provato a chiamare quel numero di telefono e dall'altra parte si è sentita rispondere proprio dal padre. Inutile dire che la denuncia presso la questura è stata immediata. Proprio a causa delle minacce e del fatto che si fosse sostituito ad un'altra persona per screditare la moglie e il giudice ha disposto l'applicazione del codice rosso. La parte offesa è rappresentata dall'avvocato Sonia Sirizzotti che nel frattempo ha chiesto l'applicazione di una misura effettiva nei confronti dell'uomo.
Marina Mingarelli
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