Da Arpino all'Africa con il cane e in sella alla bici che si ricarica con il sole

Jenny Jakubeck, 42enne ingegnere software tedesca per la Bmw è stata per due settimane esatte in Ciociaria dove si è preparata per la sua missione

Da Arpino all'Africa con il cane e in sella alla bici che si ricarica con il sole
di Alessandro Andrelli
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Mercoledì 24 Gennaio 2024, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 15:03

È una storia che sembra scritta per una serie tv o per un canale a tema naturale, a metà tra il viaggio introspettivo dell'uomo, anzi della donna, con se stessa, e l'utilizzo della tecnologia per sfidare le conoscenze di cui al momento il genere umano è in possesso. Jenny Jakubeck, 42enne ingegnere software tedesca per la BMW è stata per due settimane esatte in Ciociaria, dove si è preparata per la sua missione africana.

Ha alloggiato in un B&B dell'hinterland arpinate, "Tre Casali", gestito da giovani imprenditori locali che stanno investendo nel settore grazie alla loro azienda agricola e a oltre 15 ettari di terreno, e poco prima di partire, tra un abbraccio e un ultimo check dei materiali, per l'Africa. Esattamente, l'ingegnere Jackbeck è partita sabato da Arpino, dove per due settimana ha testato la sua bici, dato gli ultimi aggiustamenti e aspettato passasse il maltempo di questo inizio gennaio 2024, con un prototipo di una bici elettrica dotata di batteria, pannello fotovoltaico e cuccia per Grisou, il suo cagnolino, alla volta di Palermo, dove poi si imbarcherà per raggiungere l'Africa.

IL RACCONTO

«Vivo in Baviera, nel sud della Germania - racconta con un sorriso luminoso e desideroso di iniziare questo viaggio -.

Dopo un prestigioso progetto lavorativo con la BMW di ben 8 anni, molto intenso, ho d'accordo con l'azienda preso un anno sabatico durante il quale dedicarmi a me a questo sogno, raggiungere prima l'Italia e poi l'Africa con la mia bici elettrica». Un viaggio meraviglioso, ricco di insidie e per le condizioni meteorologiche non semplice: «Sono rimasta ad Arpino per mettere a punto tutti i dettagli di questa avventura - aggiungere Jenny - ringrazio Matteo ed Enrico, mi hanno fatta sentire a casa. La Ciociaria è bellissima, queste valli sono meraviglioso e mi hanno permesso di ricaricare le batterie, in tutti i sensi, prima della partenza. Tornerò a marzo - aggiunge l'ingegnere - e verrò nuovamente ad Arpino per salutare i miei amici». Un'avventura che vuole testare le capacità conoscitive e ingegneristiche di Jenny, ma permetterle anche di estremizzarle perchè di difficoltà sicuramente ce ne saranno in queste settimane, sia per lei che per il suo cagnolino, Grisou. Non è social e l'unico mezzo che ha per comunicare con l'esterno, a parte il cellulare, è un'app a circuito privato, dove Jenny aggiornerà la famiglia e i suoi amici del viaggio.

«Quando è arrivata da noi - racconta Matteo Fiorletta del "B&B Tre Casali" - pensavamo fosse uno scherzo, poi abbiamo scoperto una donna fantastica. La sua storia la sua perseveranza, la sua pazienza e autostima ha dell'incredibile così come la sua bici. E' un progetto davvero unico, e averlo ospitato per noi è stato motivo di orgoglio. Questa terra, Arpino e l'intera Ciociaria hanno enormi potenzialità, specie dal turismo che arriva dall'estero. Se riuscissimo a sfruttarlo al meglio sarebbe davvero un punto di svolta decisivo per l'economia circolare del territorio».
Prima di salutare la Ciociaria Jenny ha donato a Matteo ed Ernico Corsi, un'opera fatta a mano con scritto "Smile" realizzata con elementi naturali. Un grande sorriso e un arrivederci a marzo!
 

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