Casse vuote in Comune, i dipendenti devono fare le pulizie da soli

Il municipio di Ceccano
di Marco Barzelli
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Lunedì 9 Ottobre 2023, 08:08

Il Comune di Ceccano, con un buco in bilancio, è sia cicala che formica. Ha speso oltre 50mila euro in feste estive e ne ha poi accantonati a fatica 100mila per garantire gli scuolabus tra metà ottobre e dicembre. Ora, però, non ha i soldi per assicurare le pulizie dei palazzi comunali almeno fino a fine anno. Non si son trovati i 15mila euro necessari. I dipendenti sono stati ormai informati e sono in autogestione da una settimana. Devono mantenere in ordine i propri uffici e usare i bagni per lo stretto indispensabile, anche guardandosi bene dal farlo. i diretti interessati hanno appreso che il capitolo di bilancio è esaurito. Il servizio, sinora gestito da ditte private, è sospeso fino a data da destinarsi.

POCO PERSONALE

In compenso, con 4mila euro in più al mese, è stato incrementato l'orario lavorativo di 14 dipendenti. Sono stati portati al massimo a 34 ore settimanali, la soglia entro cui non è necessario assumerli a tempo pieno. Altrimenti bisognerebbe anche chiedere il permesso alla Corte dei Conti, che vigila sul deficit. Si sfruttano parte delle economie derivanti dagli ultimi 11 pensionamenti per contrastare l'emergenza organico. Si stima che il prossimo anno sarà formato da 95 unità, 53 in meno rispetto di quelle potenziali: 152. Una grossa fetta dei risparmi, però, va direttamente a ripianare un deficit pari ancora a sei milioni di euro. Si è tornati ad assumere dal 2022 dopo oltre vent'anni, con 12 contratti a tempo indeterminato. In aggiunta sei verticalizzazioni, nonché i 14 incrementi orari. Praticamente, però, il Comune ne sta assumendo un nuovo dipendente ogni due pensionati. Per colpa del disavanzo, un'eccedenza delle uscite sulle entrate, si rischia di non garantire più servizi a domanda individuale come quelli scolastici oltre, appunto, le pulizie degli uffici. L'ultima patata bollente è ormai un'odissea. Nel 2016 l'allora prima amministrazione Caligiore fu costretta a "precettare" nove operai part time (categoria A2) per fare le pulizie nelle ore aggiuntive. Da allora, tra quiescenze e inabilità, il Caligiore 2 ha fatto ricorso ad affidamenti diretti di mini appalti. Stavolta, però, non sono usciti fuori i soliti 10 o 15mila euro per mettere una "toppa". La sensazione è che il Comune continui a fare la cicala anche se dovrebbe fare soltanto la formica. Nelle estive "Notti della Contea" decine di migliaia di presenze, centinaia di commercianti entusiasti ma nessun ritorno economico per le casse comunali. Tutto bellissimo, ma ad oggi non si riescono a garantire servizi ai cittadini per tutto l'anno. E finisce pure che le pulizie al Comune se le devono fare i dipendenti.
Marco Barzelli
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