Sarà consegnata domani mattina, nella sede del Comando brigata informazioni tattiche di Anzio, la bandiera di guerra al 3° reggimento supporto targeting "Bondone" di Cassino. L'iniziativa, alla presenza del ministro della difesa, Guido Crosetto, e del capo di stato maggiore dell'esercito, generale di corpo d'armata Pietro Serino, oltre che di numerose altre autorità, prevede la consegna della bandiera anche al 9° reparto sicurezza cibernetica "Rombo" oltre al Multinational Cimic Group/Reggimento Cimic.
L'Esercito, considerata l'evoluzione dello scenario internazionale e il profondo impatto delle moderne tecnologie sulle attività militari, ha intrapreso un processo di sviluppo volto a perfezionare la capacità di operare in un contesto sempre più complesso e multi-dominio, attraverso numerosi progetti finalizzati a potenziare le capacità cyber, migliorare la funzione di comando e controllo di livello tattico e perfezionare l'impiego dei droni per l'acquisizione di obiettivi in profondità e successivo ingaggio con fuoco di precisione.
A Cassino, proprio grazie ai droni, da qualche tempo, il reggimento ha preso il posto dell'80° "Roma" che formava sergenti.
«Funzionalmente - spiega il colonnello Benedetto Lucci, alla guida del reggimento Bondone - dipendiamo dal comando di artiglieria e da quello delle forze operative di supporto che ha sede a Verona. Con esercito 4.0 l'idea è quella di una forza armata proiettata al futuro e che parte dall'assunto che le guerre si vincono sulla base di principi antichi ma con strumenti innovativi».
Vale a dire i droni o, meglio «aeromobili a pilotaggio remoto», aggiunge il colonnello.
«Una componente di supporto in modo specifico all'artiglieria - prosegue l'ufficiale - chiamata a individuare gli obiettivi e selezionare le attività necessarie per gli effetti da ottenere. Il nostro compito è quello di ricerca, sorveglianza e identificazione degli obiettivi».
Il reggimento "eredita" il 3° gruppo "Bondone" che è stato sciolto nel settembre del 1992 e si occupava del settore meteo/balistico. Anni nei quali i droni, probabilmente, non erano neanche immaginati e la meteorologia non utilizzava ancora i satelliti o i modelli matematici. Oggi, con l'evoluzione tecnologica e la rivoluzione digitale, il "Bondone" è chiamato ad altri compiti. «Un investimento che la forza armata ha fatto su Cassino - dice ancora il colonnello - la scuola di formazione dei sergenti era un'istituzione, l'esercito ha scelto di destinare un'unità specializzata, con una prospettiva pluridecennale. Non ci saranno più gli allievi, è vero, ma il reggimento avrà dei quadri e altro personale con inevitabili ricadute per l'indotto e la città».
Con la quale l'esercito intende collaborare, da subito: «Siamo un riferimento nazionale - conclude il colonnello Lucci - per questo immaginiamo una sinergia sia con il polo universitario, sia con il tessuto industriale. Sui sistemi tecnologici è possibile una sinergia a tutto campo, è un mondo in divenire e la collaborazione può portare ottimi frutti».