Truffa della reperibilità alla Asl di Frosinone, in passato altri casi: per i furbetti solo una sanzione

Nel 2021 erano stato smascherati alcuni tecnici radiologi di Sora

Truffa della reperibilità alla Asl di Frosinone, in passato altri casi: per i furbetti solo una sanzione
di Giovanni Del Giaccio
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Giovedì 17 Agosto 2023, 08:17 - Ultimo aggiornamento: 08:18

Si allarga lo scandalo delle finte reperibilità di dipendenti della Asl di Frosinone che arrotondavano lo stipendio senza effettuare, però, i servizi stabiliti. Vicenda che riguarda alcuni infermieri e tecnici di radiologia (non della prevenzione, come detto erroneamente nell'edizione di martedì) e sulla quale l'azienda sanitaria non intende lasciare nulla al caso.

I "furbetti" della reperibilità: soldi in busta paga senza fare servizi, la Asl scopre la truffa

Anzi, proprio nell'ultimo periodo sono state rimesse le mani su una storia che era già emersa nel 2021 e aveva portato anche a dei provvedimenti disciplinari ma nulla di più.

Al punto che l'organizzazione sindacale Fials - alla metà di giugno dello scorso anno - aveva scritto alla Procura di Cassino, a quella regionale della Corte dei conti e alla Asl sottolineando come - di fatto - la montagna avesse partorito il classico topolino. Già, perché ad agosto del 2021, dopo i primi riscontri, una commissione Audit interna aveva liquidato come illecito disciplinare il comportamento dei tecnici coinvolti all'ospedale di Sora. Otto giorni di sospensione dal servizio e dallo stipendio, fra l'altro nemmeno applicati fino a giugno del 2022 ma sostituiti da "ferie".

Nel frattempo, però, l'azienda si era almeno premunita di conferire un incarico legale per recuperare le somme percepite indebitamente. Al momento, senza esito. Sono scattati, però, nuovi approfondimenti ed è emerso che il sistema adottato non era in "vigore" solo a Sora, ma anche ad Alatri e Frosinone. La Asl, infatti, ha iniziato a svolgere verifiche mirate sulla reperibilità e scoperto una serie di stipendi "gonfiati". Di tecnici della radiologia e anche di alcuni infermieri, presenti formalmente perché reperibili, chiamati in ospedale per effettuare servizi dei quali, però, non c'era traccia.

IL SISTEMA

In questo modo la Asl ha pagato decine di migliaia di euro a chi ha messo in piedi una vera e propria truffa, ma nel 2021 ha cercato anche di "coprire" quello che succedeva limitandosi al provvedimento disciplinare e al tentativo di recuperare i soldi, fermandosi a 7 mesi di irregolarità. Ora siamo oltre, perché a tutti coloro che sono stati scoperti sono state chieste indietro le somme indebitamente percepite, si è andati indietro nel tempo e il caso è anche all'attenzione della magistratura. In pratica il personale "reperibile" in alcuni casi non svolgeva proprio l'intervento - figurando solo la chiamata, ma non l'esecuzione di esami diagnostici - in altri "allungava" la reperibilità ben oltre l'orario stabilito e accumulava straordinari. La pacchia, però, adesso è finita.
 

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