Frosinone, interventi chirurgici anche il sabato: ridotti i tempi delle liste di attesa. La Savo annuncia: «Più posti letto»

Il commissario della Asl, Sabrina Pulvirenti: "Smaltito tutto il pregresso"

Frosinone, interventi chirurgici anche il sabato: ridotti i tempi delle liste di attesa. La Savo annuncia: «Più posti letto»
di Giovanni Del Giaccio
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Sabato 30 Marzo 2024, 09:15 - Ultimo aggiornamento: 12:43

«Abbiamo in lista solo pazienti del 2023 e del 2024». Sabrina Pulvirenti, commissario della Asl di Frosinone, sa che sulle attese si gioca buona parte della credibilità dell'azienda e così per quanto attiene le specialità chirurgiche è riuscita, di fatto, ad abbattere i residui del recente passato. «La Asl - dice - ha impegnato numerose risorse per il recupero delle liste di attesa. Abbiamo attivato sedute operatorie anche il sabato ed abbiamo smaltito tutte le liste arretrate».

Ne primi mesi del 2024, rispetto all'anno precedente, sono 1069 in meno i cittadini che aspettano di essere chiamati per un intervento, una visita o un esame.

I tempi si sono ridotti dell'81% nel complesso di Frosinone e Alatri, del 40% al Santissima Trinità di Sora e del 10% al Santa Scolastica di Cassino, secondo i dati elaborati dall'azienda.

Un bel passo in avanti, non c'è dubbio, che si registra anche per le visite e gli esami diagnostici. Il "semaforo" della Regione Lazio è più tendente al verde, ormai, anche se ci sono ancora delle criticità. Quando parliamo di liste d'attesa, comunque, è sempre bene non generalizzare e si deve tenere conto del tipo di prestazione che viene richiesta, sia per una visita sia per un esame diagnostico. Ci sono da considerare, infatti, le priorità: urgente e cioè da erogare entro 72 ore; breve, entro dieci giorni; differibile, entro 30 per le visite e 60 per le prestazioni strumentali; programmabile, entro 120 giorni.

IL QUADRO

Ebbene delle 14 visite prese in esame dal portale Salute Lazio per il monitoraggio, quelle urgenti hanno tutte segnale "verde" per la Asl di Frosinone, le brevi hanno un solo "rosso" (per la visita urologica), le differibili due (visita ortopedica e gastroenterologica), le programmate 5 (alle tre già citate si uniscono le visite per otorinolaringoiatria e la cardiologia).

Va meglio rispetto già al mese scorso anche per gli accertamenti diagnostici, dove sono 36 le prestazioni monitorate. Se c'è da fare un esame in urgenza al momento è impossibile solo la Tac al torace con e senza mezzo di contrasto, il resto si riesce a fare nei tempi. La situazione peggiore è negli appuntamenti programmati, lì troviamo 18 "rossi": dalle tac alle risonanze, dalle ecografie all'ecodoppler, fino all'holter. Va leggermente meglio nelle richieste di esami brevi, dove i semafori rossi scendono a 15, mentre per quanto riguarda gli accertamenti differibili solo in 3 casi non sono nei tempi: tac con e senza contrasto, gastroscopie.

LA REGIONE

«Dopo anni di criticità stratificate e soli dodici mesi di amministrazione da parte del nuovo governo regionale, l'aumento delle prestazioni erogate, che dal Covid hanno registrato un incremento del 20%, e la riduzione dei tempi di attesa sono tra i risultati più efficaci ed evidenti che dimostrano l'impegno e il lavoro dell'amministrazione Rocca». È quanto affermato dalla la presidente della commissione regionale sanità, Alessia Savo (Fratelli d'Italia), che fra l'altro è stata eletta proprio a Frosinone.
La consigliera parla di «macroscopiche falle nel sistema sanitario laziale» e di «obiettivi centrati, frutto di un complesso e sinergico lavoro messo in campo sin dai primi giorni dell'insediamento del centrodestra alla Regione».

C'è la riduzione dei tempi di attesa, ma anche la previsione di aumentare 169 posti letto nel Lazio. Il presidente Rocca nella conferenza stampa a un anno dall'inizio del suo mandato ha detto che lo standard di 3 posti letto per mille abitanti sarà raggiunto in ogni provincia (oggi a Frosinone è 2,29). Oggi la Savo ribadisce: «Nel piano di ristrutturazione, che mette al centro il paziente, la sua dignità e il suo diritto a cure e assistenza in tempi accettabili, rientra ovviamente anche la sanità della nostra provincia: da Frosinone a Cassino, da Sora ad Anagni passando per il San Benedetto' di Alatri che non solo non subirà alcun depotenziamento ma, anzi, vedrà l'attivazione di geriatria, ortopedia e urologia».
 

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