Pensioni
Sul fronte pensioni resta Quota 103, ma con penalizzazioni: si confermano i 62 anni d'età e 41 di contributi, ma l'assegno sarà ricalcolato con il metodo contributivo e con un tetto massimo mensile di circa 2.250 euro. Secondo le stime, consentirà l'uscita anticipata a 17mila lavoratori nel 2024. Confermata l'Ape sociale ma sale il requisito (63 anni e 5 mesi). Anche per Opzione donna c'è una nuova stretta: l'età minima sale da 60 a 61 anni, con uno sconto di un anno per figlio fino a un massimo di due. Nel corso dei lavori in Senato arriva anche la parziale retromarcia sul contestato taglio alle pensioni del personale sanitario, degli enti locali, degli uffici giudiziari e dei maestri. Saranno salvi i diritti acquisiti al 31 dicembre 2023 e non saranno toccate le pensioni di vecchiaia. Restano penalizzate quelle anticipate. Medici e infermieri potranno però vedersi ridurre la sforbiciata se posticipano l'uscita e potranno rimanere in corsia fino a 70 anni.