AI, green e sanità: ecco come cogliere le migliori opportunità di un anno incerto per le azioni

Tassi alti e rischi geopolitici. La scommessa è sulle svolte strutturali tra vincoli demografici, decarbonizzazione e approvvigionamenti

AI, green e sanità: ecco come cogliere le migliori opportunità di un anno incerto per le azioni
di Roberta Amoruso
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Venerdì 22 Dicembre 2023, 11:17

L’economia resta la grande incertezza del 2024 che sarà. È difficile dire se, nonostante il continuo bombardamento dei dati macro, il programma di rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve statunitense iniziato nel marzo 2022 per arrivare ai massimi da 22 anni, finirà per portare gli Stati Uniti in recessione. E ancora meno chiara è forse la rotta anti-inflazione tracciata dalla Bce, sperando che la debolezza del Pil non si trasformi in una frenata. Ma anche la geopolitica rimane una grande incognita: la guerra in Ucraina, lo scontro tra Hamas e Israele e le tensioni tra Stati Uniti e Cina sul commercio e su Taiwan non fanno che aumentare la nebbia. La prospettiva, poi, che Trump, nonostante i suoi problemi legali, diventi il candidato repubblicano alle elezioni presidenziali statunitensi di novembre 2024, è un altro motivo di preoccupazione. Quanto ai mercati, è il terzo fronte per leggere come può essere l’anno che verrà: dopo un periodo favorevole al rischio nel 2023 i cali consecutivi delle azioni in autunno hanno spaventato non poco gli investitori.

LE FORZE

Dunque, come affrontare tanta incertezza e rischio di volatilità? Oggi più che mai, diversificazione, caccia alla qualità e gestione attiva, sono strumenti da mettere nella cassetta del buon investitore. Con un’accortezza: puntare sui mega trend strutturali può fare la differenza tra chi vince e chi perde contro la volatilità. Nonostante le difficoltà incontrate dall’intero mercato nel corso del 2022, le strategie tematiche si riconfermano oggi, infatti, un’opportunità da cogliere per l’investitore, un modo anche per discostarsi da investimenti geografici o settoriali, più soggetti a rischi di carattere geopolitico o di bolla. Ma l’investitore del 2024 è avvertito, sostiene Goldman Sachs: i cambiamenti di paradigma a lungo termine - tassi strutturalmente più elevati e megatrend innovativi - possono richiedere una rivalutazione dei portafogli e del mix di asset allocation, mentre le fluttuazioni a breve termine nel ciclo economico possono rendere necessari interventi agili e reattivi.

DEMOGRAFIA E MATERIE PRIME

Ecco perché BlackRock Investment Institute guarda con una certa attenzione all’anno del “new regime” globale, della nuova struttura economica, determinata e rimodellata da “cinque mega forze”: dalla questione demografica alla digitalizzazione della finanza, dalla Net Zero al rischio geopolitico fino al rinnovo delle catene di approvvigionamento. Per Bruno Rovelli, tra i curatori dell’outlook 2024, l’incidenza dell’Intelligenza Artificiale sulla produttività, anche nel settore dei semiconduttori, si farà sentire eccome. Il ritorno al futuro sarà segnato dal “3D reset” ben descritto anche da Schroder, tra i vincoli Demografici, gli imperativi della Decarbonizzazione e le iniziative di Deglobalizzazione, che continueranno, giurano gli esperti, ad avere un impatto sismico sulle prospettive e sull’approccio agli investimenti nel 2024. Identificare, analizzare e monitorare i fattori di crescita secolare, avverte Pictet Asset management, è un compito complesso, che permette di avere accesso a fonti di crescita a lungo termine. In questi contesti, «saper individuare aziende con bilanci solidi, che generano cash flow, con buone disponibilità di cassa e capaci di integrare innovazione nelle sue diverse forme, significa avere in portafoglio i protagonisti del mercato di domani», spiega Paolo Paschetta. Inutile dire che sarà protagonista - ne sono convinti tutti - il mega trend dell’AI. Declinare la rivoluzione in corso in investimenti tematici, significa guardare al tema del digitale (esposto a driver di crescita strutturale per via dell’ancora basso tasso di penetrazione delle spese in cloud, IT, e-commerce e digital payments), alla robotica (con investimenti in robot industriali, automazione e semiconduttori), alla sicurezza (sia informatica che dei servizi e delle persone), a anche al tema della transizione green (sfruttando tecnologie abilitanti utilizzate nel monitoraggio e ottimizzazione delle risorse). Si tratta di scommettere su un nuovo regime di crescita, chiarisce Christophe Morel di Groupama Asset Management, segnato dal boom di investimenti che accompagnerà le transizioni.

IL NODO SUPER7

Le 3D di Decarbonizzazione, Demografia e Deglobalizzazione stanno già costringendo gli investitori a ricalibrare la loro visione del mondo. Certo, avverte Schroders, i mercati azionari resteranno volatili quest’anno. Su questo ci sono pochi dubbi. Ma «c’è sempre un mercato toro da qualche parte», il vecchio adagio può funzionare anche questa volta. Purché gli investitori sposino un cambio di mentalità. Questo vuol dire, puntare su una maggiore diversificazione tra le aree geografiche (compreso un ritorno a mercati poco amati come il Giappone e il Regno Unito, e magari un alleggerimento degli Stati Uniti), una maggiore attenzione alle implicazioni dei cambiamenti strutturali, e una rinnovata attenzione alle valutazioni e alla qualità» per Alex Tedder di Schroders. Come Warren Buffett ci ricorda regolarmente, è dura scommettere contro l’S&P500. Dalla fine del 2010, l’S&P ha realizzato un rendimento cumulativo del 340% in dollari contro il 95% dell’azionario europeo e il 20% dei mercati emergenti; nello stesso periodo la Cina ha registrato un rendimento negativo. Negli Stati Uniti il settore corporate resta, nel complesso, il meglio gestito e il più innovativo di tutti. È probabile dunque che l’S&P continui a scambiare con un premio sugli altri mercati. Va tuttavia notato che il divario delle valutazioni tra Stati Uniti e resto del mondo è arrivato a livelli estremi: la capitalizzazione di mercato del gruppo “Super-7”, le big tech Usa, è superiore a quella di Regno Unito, Francia, Cina e Giappone messi insieme. Per quanto le polarizzazioni possano durare a lungo, è inevitabile che il divario si riduca. Per essere chiari: «Non siamo negativi sul mercato statunitense», precisano gli esperti, «escludendo le Super-7 e altri nomi ad alta crescita, l’S&P500 scambia solo leggermente al di sopra della sua media di lungo periodo. Anzi, in molti casi le azioni statunitensi a piccola e media capitalizzazione hanno valutazioni attraenti». Quanto alle Super-7, anche se forse non hanno più tanta strada da percorrere, restano casi unici con modelli di business potenti e altamente redditizi. Non spariranno tanto presto. Tuttavia, dopo anni di rendimenti deludenti, è giunto il momento di tornare su mercati poco amati come Giappone e Regno Unito.

AI E CORSA GREEN

Anche gli argomenti a favore della decarbonizzazione sono schiaccianti. Superate molte delle pressioni sui costi post-pandemia e la questione della sovraccapacità di alcune aree delle energie rinnovabili, sembra che questo sia un ottimo momento per insistere sul tema della transizione energetica. Chiaramente la tecnologia è fondamentale per affrontare molte delle attuali sfide strutturali: l’energia solare e la cattura del carbonio, per esempio, sono temi centrali per la transizione energetica. Analogamente, la sfida demografica troverà ampia risposta nelle scoperte mediche, nell’automazione e nell’intelligenza artificiale. Quanto all’Intelligenza Artificiale, ha catturato l’immaginazione degli investitori e, naturalmente, c’è il rischio sostanziale che su di essa si ponga troppa enfasi. Ma la logica sottesa all’entusiasmo del mercato è inconfutabile. Secondo PWC, entro il 2030 il valore economico potenziale dell’intelligenza artificiale raggiungerà i 17.000 miliardi di dollari l’anno. Rispetto all’attuale Pil mondiale di circa 110.000 miliardi, una somma straordinaria, e le opportunità dell’automazione sono immense. Mentre gli investitori ricalibrano i portafogli in un contesto di tassi d’interesse strutturalmente più elevati, posizionarsi sui potenti megatrend può rivelarsi vincente per gli esperti. Ma ci vuole coraggio e creatività per guardare al lungo termine.

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