Roche, finanziamento di 300 mila euro per 10 progetti di ricerca italiani

Roche, finanziamento di 300 mila euro per 10 progetti di ricerca italiani
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Giovedì 3 Marzo 2022, 18:10 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 09:08

Un finanziamento complessivo di 300mila euro, con un riconoscimento di 30mila euro a dieci progetti di ricerca in ambito nazionale per oncologia, ematologia oncologica, oftalmologia, neuroscienze e coagulopatie ereditarie. L'iniziativa è di Roche che ha premiato i vincitori della seconda edizione del bando «Roche per la ricerca clinica - A supporto delle figure di data manager e infermieri di ricerca», lanciando allo stesso tempo l'edizione 2022.

Grazie al finanziamento ricevuto, i progetti vincitori potranno essere sviluppati per 12 mesi in enti pubblici o privati di diverse regioni d'Italia: Friuli Venezia-Giulia (Asu Friuli Centrale di Udine e Asugi di Trieste), Lombardia (Asst di Monza, Asst Spedali Civili di Brescia e Irccs Istituto Clinico Humanitas di Rozzano), Emilia-Romagna (Irccs di Bologna, Aou di Modena e Aou di Parma), Piemonte (Università degli Studi di Torino) e Sicilia (Aou Policlinico G. Rodolico-San Marco di Catania).

«Covid-19 ha fatto emergere con chiarezza il valore di una sana collaborazione tra pubblico e privato - commenta Anna Maria Porrini, direttore Medical Affairs & Clinical Operations di Roche Italia - per accelerare e amplificare l'accesso alle nuove cure e allo sviluppo delle tecnologie per la salute, non solo a livello finanziario ma anche come contaminazione culturale e di obiettivi, che nella ricerca sono sempre legati al miglioramento della salute dell'individuo e della comunità».

L'impegno, prosegue Porrini, viene «confermato anche per la nuova edizione del Bando, che parte oggi e si chiuderà il 20 maggio 2022, e che vedrà il finanziamento di euro 300.000 mila per ulteriori 10 candidature tra data manager e infermieri di ricerca nelle aree terapeutiche oncologia, ematologia oncologica, oftalmologia, neuroscienze e coagulopatie ereditarie».

La selezione e la valutazione delle candidature è stata affidata a Fondazione Gimbe, in qualità di partner esterno. «I progetti candidati - afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione - sono stati valutati prendendo in considerazione in primis la qualità del progetto, determinata dalla rilevanza del quesito di ricerca, dal rigore metodologico e dal potenziale impatto sulla salute e sulla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale del progetto, oltre alla qualità delle attività scientifiche dell'Ente in base all'impatto delle pubblicazioni scientifiche prodotte dai relativi ricercatori».

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