Pensioni, cosa cambierà per le donne? Opzioni e quote possibili (con l'ombra della Fornero)

Da ottobre il governo si metterà al lavoro per la nuova legge di Bilancio: per il genere femminile sono in campo diverse ipotesi di anticipo pensionistico, in primis l'allargamento di Opzione donna

Riforma pensioni, cosa cambierà per le donne? Opzioni e quote possibili (con l'ombra della Fornero)
di Giacomo Andreoli
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 9 Agosto 2023, 16:20 - Ultimo aggiornamento: 11 Agosto, 12:36

Il cantiere per la riforma delle pensioni va avanti sotto traccia. Nonostante sia agosto e sia tempo di pausa estiva per le Camere, il governo è al lavoro per provare a ritoccare la legge Fornero. La promessa di legislatura è quella di superare definitivamente la legge, senza più quote una tantum per l'anticipo pensionistico. Ma per ora i soldi latitano, per questo si dovrà procedere gradualmente, con interventi mirati che rispecchiano in gran parte quanto già fatto negli anni scorsi. Per le donne, però, qualcosa potrà cambiare, a partire dall'estensione di Opzione donna. Vediamo nel dettaglio tutte le possibili novità.

Borsa oggi, banche in ripresa dopo il crollo di ieri. Piazza Affari in rialzo

Il cantiere per la riforma delle pensioni

In ogni caso prima di ottobre non ci saranno novità annunciate: il governo deve valutare quante risorse saranno a disposizione per il prossimo anno. L'idea di Giorgia Meloni sembra però essere quella di intervenire Opzione donna, così da ampliarne la platea dopo il taglio considerevole effettuato dall’ultima legge di Bilancio, oltre a confermare Quota 103 e potenziare l’Ape sociale.

Entro fine settembre bisognerà approvare la nota di aggiornamento al Def, spartiacque in vista della legge di Bilancio 2024, con cui verrà definitivamente chiarito il dubbio riguardo alle risorse a disposizione. Prima della pubblicazione del documento che aggiorna il Def non ci saranno nuovi incontri con i sindacati.

Pensioni settembre 2023, quando arrivano i pagamenti? ecco il calendario Inps

Come può cambiare Opzione donna

Per quanto riguarda Opzione donna per il 2024 si sta cercando un compromesso: il governo sta pensando a un requisito anagrafico a 60 anni di età, senza distinzioni legate al numero di figli o al lavoro. Verrebbe così eliminata la condizione che ne sta limitando di molto l’accesso, quella secondo cui a poter accedere a questo strumento nel 2023 sono solamente le caregiver (ossia chi si occupa di carichi di cura), le invalide civili (in misura pari o superiore al 74%) e coloro che sono state licenziate (o sono in procinto di esserlo).

Ci sarebbe però la possibilità di riduzione dell'età anagrafica per accedere al pensionamento anticipato. di 12 mesi per ogni figlio. Al momento a essere escluse sono per lopiù le donne nate nel 1964 (e 1965 nel 2024), per le quali ci sarà bisogno di trovare una soluzione con la prossima legge di Bilancio.

Pensione, alzare l'età mette un freno alla natalità: lo studio di Bankitalia

L'ipotesi di Quota 96

C'è anche un'altra possibilità: Quota 96. Permetterebbe l'uscita con 61 anni d'età e 35 di contributi solo per alcune categorie sociali. E tra queste ci dovrebbero essere quelle dei lavori impegnati in attività gravose e usuranti. Con questo nuovo strumento l'Ape sociale verrebbe comunque confermata. Se poi saltasse Quota 96 si potrebbe estendere proprio l'attuale Ape. Lo strumento potrebbe anche aprirsi anche alle donne, se non ci fosse un intervento specifico su Opzione donna.

Il possibile sconto sulla pensione di vecchiaia

C'è infine un'ultima possibilità per le donne. Si ragiona anche, in alternativa alle altre misure, di estendere a tutte le lavoratrici la possibilità di avere lo sconto sulla pensione di vecchiaia, ossia quello che riduce l’età pensionabile di 4 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di 12 mesi. Così le lavoratrici con almeno 3 figli potrebbero andare in pensione a 66 anni di età (e 20 di contributi) anziché a 67.

Riscatto laurea contributivo (con una sola rata), conviene? Ecco come funziona e le differenze con il retributivo

© RIPRODUZIONE RISERVATA