Leitner, in Montenegro via ai lavori della prima cabinovia mare-montagna dell’Adriatico

Rendering della stazione a monte
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Mercoledì 20 Luglio 2022, 16:50 - Ultimo aggiornamento: 16:55

Collegherà la città di Kotor, in Montenegro, patrimonio mondiale Unesco, alla località di Kuk che si trova a 1.348 metri d’altezza sul monte Lovćen all’interno di uno dei parchi naturalistici più spettacolari della Dalmazia. Il percorso di 3,9 chilometri sarà coperto in meno di undici minuti e il viaggio potrà essere effettuato da mille passeggeri all’ora. Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori della prima cabinovia mare-montagna dell’Adriatico. A realizzarla e gestirla per i prossimi 30 anni sarà l’azienda italiana Leitner riunita in consorzio con l'impresa edile locale Novi Volvox. L’apertura dell’impianto è prevista tra un anno, nell’estate 2023.

Un collegamento diretto dal mare alla montagna. Uno dei pochissimi in Europa. Il percorso della cabinovia parte infatti dalla località di Dub, all’interno del comune costiero di Kotor, nelle immediate vicinanze dell'ingresso del tunnel stradale che collega Kotor con Tivat, e dopo 3,9 chilometri arriva alla località di Kuk sul monte Lovćen a 1.348 metri sul livello del mare. Il dislivello tra la stazione di partenza e quella di arrivo è tra i più significativi: 1.316 metri. La capacità prevista è di 1.200 passeggeri all'ora e il numero previsto di passeggeri durante il primo anno di attività sarà di

L’impianto è composto da 40 cabine, ognuna con una capacità di dieci persone, e il tempo di percorrenza dalla stazione di Dub a quella di Kuk sarà inferiore agli undici minuti, il che consente un notevole risparmio rispetto all’attuale tragitto in auto. Con la realizzazione della cabinovia si eviterà infatti quasi completamente l’uso della vecchia e tortuosa strada di Njeguš, e questo aspetto contribuirà sia a una migliore conservazione del parco di Lovćen che alla riduzione dell'inquinamento dovuto alla minore quantità di gas nocivi emessi dalle auto e dagli autobus. Una volta giunti alla stazione a monte, in un’area sempre più ricca di strutture e servizi turistici in sintonia con l’ambiente, i passeggeri potranno godere di uno dei panorami più belli al mondo: la baia di Kotor. 

L’investimento previsto per l’opera è di 24,2 milioni di euro.

Ma l’azienda altoatesina del gruppo Hti, come è avvenuto per gli impianti urbani di Berlino, Guayaquil e Pisa, non si limita solo a fornire il suo know-how. L’intera operazione che ha preso il via nei giorni scorsi a Kotor è sorta infatti all’interno di un partenariato pubblico privato con il governo del Montenegro fornitore delle concessioni (ha inoltre proceduto agli espropri e realizzerà un parcheggio presso la stazione a valle oltre alla rete energetica e stradale verso la stazione di monte), in cui Leitner riunita in un consorzio con la locale Novi Volvox oltre a realizzare la cabinovia, si occuperà anche della gestione e   manutenzione dell’opera.

«Il nostro obiettivo è quello di rendere ancora più attrattivo il Paese - ha dichiarato il primo ministro del Montenegro Dritan Abazovic nel corso della cerimonia della posa della prima pietra an data in scena nei giorni scorsi - e la realizzazione di quest’opera contribuirà sicuramente a raggiungere questo scopo. Sarà infatti uno degli impianti più belli del suo genere in Europa - prosegue - e avrà una grande importanza strategica perché collegherà direttamente due luoghi altamente simbolici del Montenegro come Kotor, patrimonio mondiale dell’umanità per l’Unesco, e il parco nazionale di Lovćen».

«Dare vita a un’opera considerata iconica fin dalla sua progettualità come quella di Kotor, è per noi un motivo di grande orgoglio ma al tempo stesso di responsabilità verso un territorio in grande espansione che ha inserito questa cabinovia tra gli impianti strategici per lo sviluppo turistico del Paese - ha commentato Martin Leitner, amministratore delegato di Leitner -. Siamo certi che la sua crescita, anche per via del contesto di grande bellezza architettonica e paesaggistica, non possa che passare per la realizzazione di una mobilità sempre più sostenibile».

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