Ilva, Squinzi attacca magistratura e governo: «Esproprio incomprensibile»

Ilva, Squinzi attacca magistratura e governo: «Esproprio incomprensibile»
di Giusy Franzese
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Giovedì 21 Maggio 2015, 19:32 - Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 14:55
Si infiamma la vicenda Ilva, con un attacco frontale da parte degli industriali a magistratura e governo, per aver commissariato l'azienda e concesso il sequestro dei beni della famiglia Riva, prima di una condanna. «Siamo in presenza di un esproprio di un’azienda da parte della magistratura, senza che la proprietà sia stata consultata, senza che sia potuto intervenire in alcun modo» dice il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, durante l'assemblea annuale di Federacciai. «Quanto accaduto all'Ilva è irrazionale e incomprensibile sia sotto il profilo industriale sia per gli assetti proprietari».



Parole dure perfettamente condivise dal “padrone di casa”, il presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, che rincara: «L’esproprio senza indennizzo consumatosi sull’Ilva rappresenta una macchia sulla reputazione del Paese e riduce fortemente le possibilità di attrarre investimenti finanziari. Peraltro, tutto ciò non ha portato alcun beneficio nè sul fronte ambientale, nè su quello industriale. Anzi. L'azienda versa in condizioni preoccupanti dal punto di vista produttivo e finanziario».



Ad ascoltarli in platea ci sono sia il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, che il direttore generale Ilva, Massimo Rosini. La prima si difende: sull'Ilva «il Governo ha messo il massimo impegno. La soluzione che abbiamo individuato era ed è l’unica possibile e compatibile con gli obiettivi di salvaguardia dell’ambiente e dell’occupazione E' un caso emblematico assolutamente speciale nel nostro Paese e forse, a livello europeo».



Rosini, invece, indignato dalle parole di Gozzi e dalle sue analisi sui conti attuali del gruppo (il patrimonio iniziale di 2,5 miliardi dell'Ilva dopo due anni di gestione commissariale - fa notare Gozzi - è stato azzerato a causa di ), si alza e se ne va. Ai giornalisti spiega: «Le cifre indicate da Gozzi non trovano alcun riscontro nei risultati della società. In questi anni le gestioni commissariali e dei manager che si sono succeduti, con il supporto pieno e convinto del governo, hanno salvato Ilva dal fallimento, che avrebbe messo sulla strada 16 mila lavoratori e pregiudicato un pezzo importante dell'industria nazionale. Ma forse è proprio questo a cui miravano alcuni competitor nazionali e internazionali».

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