Parole dure perfettamente condivise dal “padrone di casa”, il presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, che rincara: «L’esproprio senza indennizzo consumatosi sull’Ilva rappresenta una macchia sulla reputazione del Paese e riduce fortemente le possibilità di attrarre investimenti finanziari. Peraltro, tutto ciò non ha portato alcun beneficio nè sul fronte ambientale, nè su quello industriale. Anzi. L'azienda versa in condizioni preoccupanti dal punto di vista produttivo e finanziario».
Ad ascoltarli in platea ci sono sia il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, che il direttore generale Ilva, Massimo Rosini. La prima si difende: sull'Ilva «il Governo ha messo il massimo impegno. La soluzione che abbiamo individuato era ed è l’unica possibile e compatibile con gli obiettivi di salvaguardia dell’ambiente e dell’occupazione E' un caso emblematico assolutamente speciale nel nostro Paese e forse, a livello europeo».
Rosini, invece, indignato dalle parole di Gozzi e dalle sue analisi sui conti attuali del gruppo (il patrimonio iniziale di 2,5 miliardi dell'Ilva dopo due anni di gestione commissariale - fa notare Gozzi - è stato azzerato a causa di
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